Il 13 aprile 2012 Etica SGR ha partecipato per la seconda volta all’assemblea di Piaggio, tenutasi a Milano.
È stato espresso voto favorevole a tutti i punti all’ordine del giorno, nonostante Etica SGR abbia voluto sottolineare una carente trasparenza relativa ai meccanismi sottostanti i piani di stock option e la mancanza di remunerazioni connesse ad obiettivi socio-ambientali. Etica è inoltre intervenuta complimentandosi per il buon livello di reportistica socio-ambientale raggiunto dalla società, invitando il management a spingersi, in maniera progressiva, verso una più ampia copertura degli indicatori del GRI (Global Reporting Initiative), sia per gli stabilimenti italiani che per quelli stranieri.
In tema di diritti umani Etica SGR ha suggerito al Gruppo una maggiore rendicontazione delle politiche in tema di rispetto dei diritti umani, sia per gli stabilimenti italiani sia per quelli esteri. E’ stata apprezzata la volontà del Gruppo Piaggio di inserire, nel processo di selezione dei fornitori, informazioni sulla responsabilità sociale e sull’esistenza di un codice etico degli stessi.
In campo ambientale, Etica SGR ha voluto sottoporre all’attenzione l’importanza dell’utilizzo sostenibile della risorsa “acqua” nei processi produttivi e, infine, sono state richieste informazioni riguardanti l’utilizzo di energie provenienti da fonti rinnovabili, invitando il Gruppo a prenderle maggiormente in considerazione come valida alternativa alle tipologie tradizionali di produzione energetica.
Etica SGR ha sottolineato l’importanza della legge n. 120 del 12 luglio 2011 (Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati) relativa alla parità di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate e a controllo pubblico, che entrerà in vigore nei prossimi mesi e ha espresso il suo dispiacere per il fatto che nella lista di candidati al Consiglio di Amministrazione non figuri alcuna donna. Infine, come espresso da altri azionisti, Etica SGR ha sottolineato come le buone prassi di corporate governance prevedano la separazione del ruolo di Presidente da quello di Amministratore Delegato.