Overshoot day 2020: è il giorno che segna il consumo di tutte le risorse prodotte dal Pianeta per l’intero anno. Quest’anno cade il 22 agosto. Ed è un evento eccezionale.
Che cos’è l’Overshoot day
L’Overshoot day è una data simbolica calcolata dal Global Footprint Network. Per gli scienziati questo giorno rappresenta il momento dell’anno in cui la nostra domanda di acqua, cibo, fibre, legno e assorbimento di anidride carbonica supera l’ammontare di risorse biologiche che gli ecosistemi della Terra sono in grado di rinnovare in un anno, la cosiddetta “biocapacità globale”.
In altre parole dal 23 agosto 2020 l’umanità consumerà risorse che la natura non è in grado di rigenerare entro il 31 dicembre. Dopo appena otto mesi, abbiamo già bruciato tutte le risorse rinnovabili del Pianeta e stiamo creando un “debito pubblico ecologico“.
Overshoot day 2020: la Terra “guadagna” tre settimane
Negli anni Sessanta del secolo scorso c’era ancora il pareggio di bilancio tra consumo e risorse rinnovabili. Il decennio successivo l’Overshoot day cadeva il 10 novembre, durante gli anni Ottanta è arrivato a fine ottobre, dieci anni dopo cadeva i primi di ottobre, poi a settembre e dieci anni fa avevamo già consumato tutte le risorse rinnovabili il 20 agosto.
Negli ultimi anni l’Overshoot day ha continuato la sua scalata: nel 2017 era il 2 agosto, nel 2018 il 1° agosto, nel 2019 il 29 luglio. L’emergenza coranavirus, che in questo sito abbiamo più volte approfondito per le sue terribili conseguenze economiche e sociali, ha attenuato l’impronta ecologica. Magra consolazione perché il buon risultato del 2020 non dipende dalla volontà umana, ma dal lockdown. L’umanità è stata costretta a fermarsi e il Pianeta ha respirato grazie alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla diminuzione della raccolta di materiale forestale.
Che cosa è successo nel 2020
Rispetto al 2019 la carbon footprint (l’impronta ecologica) dovuta alle emissioni di carbonio è calata del 14,5%. L’impronta dovuta al consumo di legname e altri prodotti forestali è calata invece dell’8,4% dal 2019, per ridotta domanda di materiali da costruzione nei mesi di lockdown, il che ha determinato una minore pressione sulle foreste.
Non tutto è stato positivo per l’ambiente: ad esempio si è registrato un importante ritorno alle aree rurali di lavoratori impegnati nelle città e una conseguente richiesta locale di risorse agricole e forestali. In altre aree, la poca sorveglianza ha fatto aumentare deforestazione e bracconaggio. Ma sul bilancio finale ha pesato di più il lockdown con il calo della domanda di legname.
Chiaramente quella dell’Overshoot day 2020 non è la strada: lo sviluppo deve esserci, ma deve essere sostenibile.
Etica Sgr per l’ambiente
Etica Sgr è da sempre in prima linea sul tema del cambiamento climatico e più in generale sul tema ambientale. Nel nostro DNA l’approccio ambientale è comunque sempre valutato anche rispetto alla dimensione sociale e di governance (ESG).
Questo approccio tridimensionale, che abbiamo intrapreso venti anni fa, sta vivendo un crescente riconoscimento globale, corroborato dalla transizione verso un’economia resiliente e a basse emissioni di carbonio. Occorre però sempre valutare anche gli effetti in termini di implicazioni sul lavoro e, in modo più ampio, sulla comunità.
Giusta transizione
È per questo che Etica Sgr intende perseguire una transizione giusta, in linea con l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico 2015, al fine di accelerare l’azione per il clima in modo da raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Tanto è vero che abbiamo sottoscritto la campagna “Statement of Investor Commitment to Support a Just Transition on Climate Change” (Dichiarazione di impegno degli investitori per una transizione giusta ad un’economia a basso impatto per il clima). Iniziativa che nasce in seguito agli eventi a cui abbiamo partecipato con PRI e ICCR.
Carbon footprint
Etica Sgr si è impegnata a misurare e rendicontare le emissioni del portafoglio azionario dei propri fondi etici.
Dal 2015, in seguito alla sottoscrizione del Montréal Carbon Pledge, misuriamo la carbon footprint (in italiano “impronta di carbonio”): il calcolo delle emissioni di gas climalteranti attribuibili a un prodotto, un’organizzazione o un individuo. Una rigorosa analisi di sostenibilità utile a calcolare con accuratezza l’impatto ambientale degli investimenti, di cui teniamo conto nel corso del nostro processo di analisi dei titoli
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