Gender Gap nel mondo del risparmio. Boston Consulting Group ha di recente realizzato uno studio sulle donne Hnwi. L’acronimo sta per High Net Worth Individual, ed indica le persone che possiedono un alto patrimonio netto.
Che cosa emerge? Le donne ad oggi controllano il 27% degli Asset under Management globali (il valore di mercato di tutti i fondi).
Che cosa vuole dire? A livello generale siamo ancora lontani dal traguardo, ovvero l’esaurimento del gender gap. Il risultato dell’analisi di BCG comunque fa riflettere e fotografa il risultato positivo ottenuto dalle donne negli ultimi anni. Diversi wealth manager considerano infatti questo target molto interessante.
Le differenze tra uomini e donne
Le donne sono investitrici generalmente molto migliori degli uomini. Ciò suggerisce che siano molto più esigenti con i loro wealth managers.
Nicolas Sarkis, fondatore e chief executive di AlphaOne Partners.
Come è risaputo, le donne presentano un approccio diverso agli investimenti e, cosa più interessante, prestano attenzione ad aspetti differenti. Ad esempio, al momento della scelta della banca di riferimento, le donne prendono meno in considerazione la tradizione e il modello di servizio. Puntano, invece alla qualità delle informazioni ricevute (21% vs il 17% degli uomini) e amano confrontarsi di più internamente alla famiglia o al gruppo di amici (12% vs il 4% degli uomini).
E non finisce qui. Emergono delle differenze di genere anche per quanto riguarda le aspettative sul servizio. Ad esempio il 13% degli uomini si aspetta un’esecuzione efficace delle procedure, mentre il 20% delle donne si concentra sulla capacità di fornire consulenza sul patrimonio nel suo complesso.
Quindi uomini e donne presentano aspettative, bisogni e obiettivi diversi. Ma c’è qualcosa che li unisce: la volontà di accrescere e preservare il risparmio.
Gender Gap tra i clienti di Etica Sgr: pieno equilibrio
Nel mondo del risparmio italiano è risaputo che esiste uno squilibrio di genere. La buona notizia è che si sta sempre più riducendo il gap tra i generi.
Ma c’è un operatore per il quale il gender gap non è un problema: Etica Sgr. Tra i clienti dei nostri fondi le donne rappresentano 51,9% e gli uomini il 48,1%.
La cosa davvero interessante è che c’è un pieno equilibrio di genere in tutte le fasce di età più giovani. La percentuale di donne che sottoscrive i nostri prodotti comincia a superare la quota di sottoscrittori di genere maschile dopo i 46 anni. La forbice si allarga ancora nella classe di età degli over 75.
Considerando che le donne hanno una speranza di vita più alta e rappresentano nel nostro Paese circa il 51% della popolazione, possiamo quindi affermare che la clientela di Etica Sgr rappresenta perfettamente la distribuzione dei generi della popolazione italiana.