Etica Sgr supporta il FringeMIFestival, una rassegna di arti performative che ‘porta il teatro dove non c’è’, dando spazio a spettacoli multidisciplinari in spazi non convenzionali. La 5^ edizione si terrà dal 5 all’11 giugno 2023 con l’idea di dar voce ai valori della sostenibilità grazie al dialogo tra il mondo artistico e il mondo imprenditoriale e alla contaminazione di linguaggi differenti.
Fringe Mi Festival, tra arte e sostenibilità
Inclusione sociale, partecipazione attiva della cittadinanza e creatività emergente: questi sono solo alcuni dei valori che stanno alla base dell’evento.
Il FringeMI Festival è l’evoluzione del NoLo Fringe Festival, una rassegna di arti performative che nasce nel 2019 a NoLo (‘Nord di Loreto’) con l’idea di portare con sé una visione nuova e contemporanea dello spettacolo dal vivo.
Sul modello del celebre Fringe di Edimburgo, eccellenza artistica mondiale, il FringeMI Festival con il suo claim “il teatro dove non c’è” invade spazi non convenzionali e non teatrali nelle aree marginali di Milano, con uno sguardo sempre attento verso i temi della sostenibilità e della rigenerazione urbana di contesti sociali delicati e spesso fragili.
Da NoLo, il FringeMI Festival si è allargato gradualmente anche in altre zone culturalmente inesplorate e diventate oggi cornice di grandi trasformazioni. Con l’edizione 2023, infatti, resa possibile anche grazie alla partnership con Etica SGR, il Festival raggiungerà 11 quartieri della città, fortemente caratterizzati da pulsioni creative, offrendo all’intera comunità occasioni di socialità diffusa grazie alla cultura.
Impatti sociali e ambientali positivi
«Il rispetto per l’ambiente è nel cuore del festival fin dal primo anno. Ci è stato chiaro fin da subito che anche gli eventi culturali non sono esenti dalla produzione diretta e indiretta di inquinamento, per questo motivo la nostra azione è duplice. Da un lato ci impegniamo ad adottare sistemi a basso impatto per tutti gli aspetti che riguardano l’evento, dall’altro produciamo idee e soluzioni concrete dalle quali il pubblico possa trarre spunto e ispirazione.» dichiara Davide Verazzani, ideatore del FringeMI Festival.
Tra i motivi per cui Etica Sgr supporta l’iniziativa c’è la volontà del Festival di raccontare la sostenibilità da una prospettiva diversa, il teatro, e di offrire un contributo concreto alla riduzione dell’impatto ambientale che da sempre connota il mondo delle rassegne festivaliere.
Gli spettacoli della Rassegna racconteranno la sostenibilità in tutte le sue sfumature, dalle aree verdi in cui vengono ospitati gli spettacoli, alle installazioni innovative e scenografie green, realizzate proprio da bambini e studenti partendo da materiali di riciclo che altrimenti verrebbero gettati via, unendo in questo modo l’arte con l’attenzione all’ambiente e la responsabilità civile.
L’edizione 2023, che si svolgerà dal 5 all’11 giugno, sarà ricca di novità e di tante sorprese. Il Festival ridurrà del 90% l’utilizzo della carta, con l’ambizione di divenire nei prossimi anni un modello concreto da cui poter prendere ispirazione.
Etica Sgr e la missione di generare un impatto sociale, ambientale e culturale positivo sulla collettività
Etica Sgr prosegue il suo impegno nel sostenere iniziative che valorizzano cultura, ambiente e comunità. Il FringeMi Festival si pone l’obiettivo di esplorare temi ambientali e sociali attraverso le diverse forme d’arte e di teatro, incoraggiando la consapevolezza e il coinvolgimento della società civile. Inoltre, il festival promuove la rigenerazione urbana e la creazione di spazi sostenibili per le future generazioni, in linea con gli obiettivi di investimento responsabile di Etica.
Etica vuole contribuire attivamente alla creazione di un futuro più equo e sostenibile, sostenendo progetti che abbiano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Per questo, il supporto di un evento che unisce arte, teatro e sostenibilità per promuovere la rigenerazione urbana e lo sviluppo sostenibile è in linea con la missione di Etica. Chi ha detto che la sostenibilità non possa diventare un fattore creativo?
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