Fonti rinnovabili, venti piccole isole italiane saranno al 100% “green” entro il 2020.
A maggio 2017 il Governo ha varato un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Quali sono le venti isole interessate? Capraia, Giglio, Ponza, Ventotene, Tremiti, Favignana, Levanzo, Marettimo, Pantelleria, Ustica, Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano, Lampedusa, Linosa e Capri.
Le venti isole prescelte presentano caratteristiche comuni:
- si estendono su una superficie superiore al chilometro quadrato,
- sono localizzate a più di un chilometro di distanza dal continente
- contano una popolazione residente superiore alle 50 persone.
Ad oggi l’approvvigionamento di energia in queste isole avviene via nave. Il risultato è che si verificano interruzioni anche prolungate in caso di maltempo. La produzione elettrica avviene attraverso impianti convenzionali.
“Dalle Canarie ai mari del Nord, dalla Polinesia all’Alaska sono sempre di più le isole al centro di interventi e sperimentazioni che sono diventate indipendenti dalle fonti fossili e stanno puntando su un turismo sostenibile. È positivo che in questo caso gli incentivi siano previsti nella forma dei combustibili risparmiati, proprio perché oggi sulle isole il solare e l’eolico possono essere la risposta non solo per l’energia necessaria alle abitazioni e alle attività ma anche per aprire alla mobilità elettrica”.
Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente.
Gli obiettivi della sperimentazione delle isole a fonti rinnovabili, ecco il progetto
Il provvedimento definisce gli obiettivi quantitativi del fabbisogno energetico delle isole da coprire attraverso la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, gli obiettivi temporali e le modalità di sostegno degli investimenti necessari alla realizzazione.
Gli incentivi a favore degli impianti a fonti rinnovabili saranno stabiliti dall’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas. Le coperture proverranno da risorse ottenibili dalla riduzione delle integrazioni tariffarie – attualmente erogate per la costosa generazione della produzione da fonti fossili – a cui potranno accedere cittadini, enti e imprese.
Il provvedimento stimolerà anche l’ammodernamento delle reti elettriche locali al fine di facilitare l’integrazione di fonti rinnovabili.
Infine saranno avviati dei progetti pilota con l’obiettivo di sperimentare soluzioni innovative adatte a consentire da subito un uso più estensivo delle fonti rinnovabili. Le coperture saranno in parte finanziate dai programmi europei.
Oltre alla tutela dell’ambiente, la sfida che si pone il Ministero è trasformare queste isole in laboratori a cielo aperto in cui sperimentare soluzioni innovative ed economicamente sostenibili su reti, impianti di produzione e utenze. L’obiettivo è individuare “in scala” le migliori pratiche per progettare il futuro sistema nazionale.
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