Fonti fossili addio, è questa la sfida al climate change che lanciano alcune grandi metropoli del mondo. Parigi, Londra, Barcellona, Quito, Vancouver, Città del Messico, Copenaghen, Seattle, Città del Capo, Los Angeles, Auckland e Milano.
Lo scorso 23 ottobre, i sindaci di queste dodici città hanno sottoscritto una dichiarazione nella quale si impegnano ad effettuare una profonda transizione energetica: entro il 2030 “ampie porzioni” delle loro superfici comunali saranno trasformate in “aree a emissioni zero”.
Futuro senza fonti fossili
Le dodici metropoli fanno tutte parte del C40, la rete di 91 comuni che stanno cercando soluzioni contro le problematiche causate dal riscaldamento globale. Al summit annuale “Together4Climate” i sindaci delle città hanno affermato di voler abbandonare quasi completamente l’uso di energie da fonti fossili sui propri territori.
La transizione sarà avviata a partire dai veicoli più inquinanti, ovvero quelli alimentati a gasolio. E in molte zone sarà vietata la circolazione di qualunque veicolo a motore. I trasporti sono, infatti, responsabili di gran parte dell’inquinamento delle metropoli: “Un terzo delle emissioni di gas a effetto serra generate dalle metropoli è attribuibile ai trasporti”, hanno ricordato i primi cittadini. E la congestione del traffico “rappresenta un costo economico medio pari a quasi l’1% del prodotto interno lordo”.
In molte città è già realtà
Alcune città hanno già imboccato la strada dell’abbandono delle fonti fossili. È il caso di Parigi, Barcellona e Città del Messico, tra le firmatarie della dichiarazione, ma anche di Atene e Madrid.
A dicembre dell’anno scorso hanno promesso di mettere al bando tutti i veicoli diesel entro il 2025. Secondo diversi studi, infatti, le emissioni di veicoli alimentati a gasolio sono la causa principale dell’inquinamento. Una ricerca pubblicata dalla rivista Environmental Research Letters ha rilevato come ogni anno circa 10mila morti premature possano essere attribuite a fonti fossili, come le emissioni di ossido di azoto (NOx) da automobili diesel, furgoni e veicoli commerciali leggeri.
Londra e Milano, invece, hanno introdotto sistemi di tassazione per decongestionare i loro centri storici. Nella capitale inglese a partire dal 23 ottobre chi circola con un mezzo che non risponda almeno all’omologazione Euro 4 dovrà pagare dieci sterline al giorno.
12 pioneering mayors commit to green & healthy streets 🚴♀️🚴🍃 https://t.co/l0dOOMCHwX #worldcitiesday pic.twitter.com/GFQSvNLvT4
— C40 Cities (@c40cities) 31 ottobre 2017
I benefici per la salute
Un impegno importante per l’ambiente e per la salute umana. Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente (Aea) l’inquinamento atmosferico causa circa 467mila morti premature ogni anno nei 41 Paesi dell’Europa (dati dall’edizione 2016 del rapporto “Air quality in Europe”).
L’85% della popolazione europea che vive nelle aree urbane è esposta a livelli di particolato fine, il Pm 2,5, ritenuti dannosi per la salute dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
L’impegno di Etica Sgr per l’ambiente
Promuovere investimenti più sostenibili e a bassa carbon footprint, ovvero a basso impatto ambientale in termini di emissioni di gas climalteranti.
Spingere le aziende verso una maggiore rendicontazione delle emissioni.
Incorporare nelle strategie di investimento la valutazione del rischio connesso al climate change.
Esortare le aziende ad adottare specifici criteri riguardanti le performance ambientali nei processi di gestione dell’acqua, prevedendo una specifica sezione di analisi per le società che si occupano della gestione del sistema idrico integrato.
Ambiente Carbon Footprint Climate Change Emissioni CO2 Investimenti responsabili Sostenibilità