Finanza sostenibile, l’Unione Europea fa sul serio. Due anni fa i Paesi delle Nazioni Unite hanno scelto di intraprendere un cammino più sostenibile per il nostro Pianeta. Con questo obiettivo hanno siglato l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici COP21 e hanno sottoscritto il programma d’azione Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
L’Unione Europea è al lavoro per declinare il tema della sostenibilità in politiche di lavoro e iniziative trasversali applicabili nel medio periodo. Il sistema finanziario, però, ha ancora bisogno di una effettiva riorganizzazione per diventare realmente sostenibile sia dal punto di vista economico che dal punto di vista ambientale e sociale.
Da qui l’esigenza di accelerare il processo di sviluppo e di attuazione del concetto di finanza sostenibile.
A tal scopo la Commissione Europea ha riunito i massimi esperti di finanza sostenibile. È quindi stato costituito un apposito gruppo di lavoro: l’High-Level Group on Sustainable Finance (HLEG).
L’HLEG ha iniziato a lavorare a gennaio del 2017 e il 13 luglio ha presentato a Bruxelles il primo Interim Report, che verrà affinato nel secondo semestre dell’anno al fine di arrivare entro dicembre ad una versione conclusiva. Anche noi di Etica Sgr abbiamo partecipato alla conferenza.
Al cuore della finanza sostenibile
L’Interim Report del HLEG ha identificato due obiettivi per il sistema finanziario europeo:
- la necessità di rafforzare la stabilità finanziaria e ridefinire il modello di mercato finanziario, introducendo nella valutazione del rischio anche tematiche ambientali, sociali e di governance (in inglese ESG);
- incrementare il contributo del settore finanziario verso la sostenibilità e la crescita inclusiva, attraverso investimenti in infrastrutture e innovazione per accelerare il passaggio ad un’economia a basse emissioni, fondata su programmi energetici efficienti.
Per il raggiungimento di questi importanti obiettivi di finanza sostenibile, il gruppo di lavoro ha sottolineato l’importanza fondamentale di un cambio di prospettiva: la finanza deve essere considerata in un’ottica di lungo periodo. Solo così è possibile cogliere le opportunità migliori e definire un modello di riferimento allargato, che includa anche le variabili ESG.
Le 7 azioni raccomandate dell’Interim Report del HLEG
Sintetizzando, ecco le prime azioni definite dal gruppo di lavoro al fine di raggiungere gli obiettivi.
- Sviluppare un sistema di classificazione per le risorse sostenibili.
- Stabilire uno standard europeo per la definizione dei green bond.
- Chiarire che nel dovere fiduciario (l’insieme degli obblighi dei soggetti che amministrano un patrimonio di altri, nel loro interesse) deve essere incluso il tema della sostenibilità.
- Consolidare la rendicontazione dei fattori ESG (ambientali, sociali e di governance).
- Introdurre un test di sostenibilità per la normativa finanziaria europea.
- Creare un’infrastruttura europea dedicata alla sostenibilità per convogliare i capitali in progetti green.
- Aumentare gli investimenti verso programmi energetici efficienti con il sostegno di una normativa vincolante sulla redazione dei bilanci.
L’integrazione di valori di responsabilità sociale nel settore finanziario ha certamente un impatto in tutto ciò che riguarda la gestione delle aziende. Deve però andare oltre, allargandosi a tutti i cittadini europei e del mondo. Le scelte dei singoli individui in ambito bancario, finanziario e assicurativo hanno infatti un’importanza rilevante in questo processo di cambiamento.
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