Consumo di acqua: l’Italia spreca troppo, ecco che cosa dovrebbe fare

Consumo di acqua: l’Italia rischia una delle più gravi crisi di siccità degli ultimi 60 anni.

Nel nostro Paese mancano 23,4 miliardi di metri cubi d’acqua, una quantità pari a tutto il lago di Como. Le soluzioni esistono: secondo il Nobel Riccardo Valentini con le nuove tecnologie si potrebbero ridurre gli sprechi del 50%.

Consumo di acqua: le cause dell’emergenza italiana

L’Italia ha una delle più alte water footprint al mondo, vale a dire il consumo di acqua per unità di prodotto. La colpa è di un mix di fattori: dal cambiamento climatico al mancato mantenimento delle strutture idriche nazionali.

«Sono trent’anni che l’Italia non fa manutenzione», denunciava poche settimane fa sulle pagine del Sole24Ore Riccardo Valentini, professore all’Università della Tuscia che, nel 2007 (come membro dell’Intergovemmental panel on climate change) ha vinto il premio Nobel per la Pace grazie ai suoi studi sul cambiamento climatico. E ancora: «Le reti idriche sono obsolete, soprattutto al Sud, le perdite raggiungono anche punte del 50% e le infrastrutture non si parlano tra loro».

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490 milioni dal governo per il risparmio idrico, la tutela territoriale e il dissesto idrogeologico

A gennaio il ministero delle Politiche agricole aveva messo mano a una Strategia nazionale per ottimizzare il consumo di acqua, la tutela territoriale e il dissesto idrogeologico. Tutto sospeso con l’esplosione dell’emergenza Covid-19. Ma in questi giorni il Governo si è detto determinato a implementare quanto scritto sulla carta.

Entro la fine del 2020 si intende sbloccare finanziamenti per un totale di 490 milioni di euro.

  • 97 milioni di euro da progetti che rischiavano di non essere portati a termine nell’ambito del Programma di sviluppo rurale nazionale;
  • 295 milioni di euro risorse per opere strategiche nel settore dell’irrigazione e della bonifica idraulica previsti dalla Legge di bilancio 2019 nell’ambito del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali;
  • 86 milioni di euro verranno stanziati dal nuovo bando relativo al Fondo sviluppo e coesione.

Tecnologia per ottimizzare il consumo di acqua

La tecnologia per il risparmio idrico in questi anni ha fatto passi da gigante: irrigazione a goccia, sensori nel terreno, monitoraggio con droni, internet of things, intelligenza artificiale.

L’adozione di questi strumenti non ha più costi proibitivi. Lo dimostra il professor Valentini: «Sto portando avanti un progetto per l’efficientamento idrico in provincia di Sassari, dove viene coltivata la vite – racconta – per attrezzare il terreno e l’impresa di tutta la tecnologia necessaria, è bastato un investimento nell’ordine dei 5mila euro per un periodo di dieci anni». Un investimento che, garantisce il professore, permette di ridurre fino al 50% il consumo di acqua.

Per facilitare l’innovazione per la riduzione del consumo di acqua si potrebbero istituire degli incentivi. «L’acqua è un bene della natura che ha un valore economico, potremmo inventare delle formule di smart contract – propone il professor Valentini – in base alle quali gli agricoltori vengono remunerati per il risparmio idrico che riescono a raggiungere: più risparmio e meno pago l’acqua al metro cubo».

Perché anche l’acqua, non solo la tecnologia, è un costo per le aziende agricole. Oppure si potrebbe pensare a un bonus acqua per gli agricoltori virtuosi che investono nei sistemi di risparmio del consumo di acqua. Un costo per lo Stato, che verrebbe però ripagato dal risparmio in spese di manutenzione per la rete idrica nazionale.

L’impegno di Etica Sgr per l’ambiente

In qualità di investitore responsabile, Etica Sgr dialoga con le società nelle quali investono i propri fondi comuni per proporre un uso più efficiente delle risorse naturali, sia in qualità sia in quantità, e per spronarle ad adottare strategie sostenibili e responsabili. L’obiettivo è «rispondere alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie». Etica Sgr è da sempre in prima linea sul tema ambientale, ivi compreso il consumo di acqua.

Nel 2019 il dialogo con le aziende di Etica Sgr per quanto riguarda l’impatto ambientale si è concentrato in particolare sui seguenti temi:

  • Uso efficiente della risorsa idrica
  • Infrastrutture sostenibili
  • Cibo biologico
  • Deforestazione
  • Plastica
  • Insetti impollinatori
  • Agricoltura sostenibile

Per Etica Sgr ­inserire nei programmi di sviluppo aziendale obiettivi di controllo dei consumi energetici e idrici è un dovere e contributo reale allo sviluppo sostenibile.

Per questo l’attenzione al consumo di acqua è un punto focale nell’analisi delle Società in cui investono i fondi di Etica Sgr.

Nell’ambito della propria metodologia di analisi, Etica Sgr è infatti dotata di specifici criteri riguardanti le performance ambientali dei processi di gestione dell’acqua e di una specifica sezione di analisi per le Società che si occupano della gestione del sistema idrico integrato.

Sul tema svolge poi una costante attività di engagement, anche in collaborazioni con diverse organizzazioni che da tempo lavorano sul tema (ICCR, Global Compact, CDP).

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