Il cioccolato mangia la foresta della Costa D’Avorio. Una semplice tavoletta di cioccolato potrebbe costare ettari di foreste africane. Questo è l’esito di un’inchiesta del Guardian e di un report dell’Ong Mighty Earth “Chocolate’s Dark Secret”.
Il cioccolato mangia la foresta: alcuni dati
Dal 1960 a oggi, rivela l’Ong, è scomparso l’80% delle foreste della Costa d’Avorio, principale esportatore di fave di cacao. Che cosa sta succedendo? I commercianti di cacao si rivolgono sempre più spesso a coltivatori illegali, che coltivano le piante in aree protette. Le fave illegali si mescolano poi, lungo la catena di fornitura, con quelle coltivate in modo lecito, rendendo difficile la tracciabilità.
Di questo passo, come ricorda il report della Ong, la Costa d’Avorio (ma anche il Ghana) sta perdendo le sue foreste a un tasso velocissimo: oggi meno del 4% del paese è coperto da foreste pluviali mentre un tempo lo era almeno il 25%. Per Mighty Earth se non si metterà fine a tutto ciò entro il 2030, si rischierebbe di distruggere l’ecosistema di tutta l’area.
Cioccolato, le esternalità sul territorio
Fino al 70% del cacao del mondo viene prodotto da 2 milioni di agricoltori in una cintura che si estende dalla Sierra Leone al Camerun, ma la Costa d’Avorio e il Ghana sono veri e propri giganti del settore, il primo e il secondo produttore mondiale. Al tempo stesso sono anche le più grandi vittime della deforestazione.
E, ironia della sorte, gli abitanti della zona, molti dei quali lavorano nelle piantagioni, non hanno nemmeno i soldi per permettersi una barretta di cioccolato. In media chi coltiva cacao in Costa d’Avorio e Ghana è pagato meno di 80 centesimi di dollaro al giorno. Senza contare che spesso lavora in condizioni pericolose, con orari disumani e che il lavoro minorile è ancora prevalente in tutto il settore.
Investire in settori e aziende responsabili
I fondi di Etica Sgr si caratterizzano per l’attenzione riposta alle aziende e i settori in cui investono. L’Universo Investibile è sottoposta ad un doppio screening:
- criteri negativi di esclusione di determinati settori o attività
- criteri positivi di valutazione basati sui temi della governance, del sociale, dell’ambiente e dei diritti umani.
Queste analisi, svolte dal Team di Analisi e Ricerca, sono poi accompagnate da approfondimenti volti ad analizzare le caratteristiche specifiche e le contingenze dell’attualità. Approfondisci nella sezione Selezione dei titoli.
Ambiente Deforestazione Lavoro minorile