Carbon footprint dei Paesi europei. Questo l’oggetto dello studio “Mapping the carbon footprint of EU regions” realizzato dalla Norwegian University of Science and Technology.
Noi di Etica Sgr siamo particolarmente interessati a questo argomento, tanto da essere l’unica Società di Gestione a misurare l’impatto di carbonio per il nostro fondo Etica Azionario.
Ci sembra quindi interessante proporre ai nostri utenti uno studio della Carbon footprint dei Paesi europei, perché pone l’attenzione su un tema tutt’altro che banale. Quando si parla di taglio delle emissioni di CO2, i territori si adoperano per mitigare l’impatto a livello territoriale, attivando azioni come lo smaltimento dei rifiuti o una riorganizzazione dei trasporti.
Queste scelte trovano sicuramente un riscontro positivo sul piano locale, tuttavia non risolvono il problema a livello generale. Questo perché ogni singolo territorio “pulito” potrebbe spostare le emissioni su un altro territorio.
Questa tesi non è peregrina. Uno studio del 2015 ha dimostrato che, paradossalmente, i Paesi più impegnati sul protocollo di Kyoto, registravano anche importazioni ad alto contenuto di CO2.
Per spiegarlo meglio, proviamo a immaginare un ipotetico bilancio della carbon footprint dei Paesi europei. Se ad esempio l’Italia si impegna a produrre meno carbonio, il segno meno viene computato nel bilancio. Se poi compra prodotti ad alto impatto di carbonio dalla Cina, nel nostro bilancio non comparirà alcun segno più. “Falso in bilancio ecologico”!
I risultati della Carbon footprint dei Paesi europei
Ecco, per superare questo limite la Norwegian University of Science and Technology ha voluto mappare le emissioni a livello regionale, misurando i consumi in termini di tonnellate equivalenti di CO2 emesse nell’atmosfera.
Carbon footprint in termini assoluti delle famiglie europee
Guardando la mappa precedente, si nota che il Nord Italia è uno dei territori in cui l’impatto totale delle famiglie sulle emissioni di CO2 è più alto a livello europeo. Cosa vuol dire? Più di 50 milioni di tonnellate equivalenti vengono immesse nell’atmosfera ogni anno.
Le regioni peggiori sono Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio. Situazione simile nella Spagna mediterranea, nell’Irlanda meridionale, la zona di Parigi e alcuni land della Germania.
Carbon footprint in termini medi delle famiglie europee
Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Calcolando la carbon footprint dei paesi europei in termini medi per famiglia, il discorso cambia. Le situazioni peggiori, in termini di emissioni, si registrano nel Regno Unito e in Grecia. Ma anche Germania, Danimarca e Finlandia non fanno una bella figura. In Italia la peggiore è l’Emilia Romagna, con emissioni medie comprese tra le 13 e le 14,3 tonnellate equivalenti di CO2 a famiglia.
Come sta cambiando la situazione?
Vogliamo lasciarvi con un’altra nota positiva. Di seguito l’andamento della CO2 per paese dal 2015 al 2016. L’Italia è “verde” perché ha visto una riduzione di quasi il 3%. Peggio di noi, quasi tutti i nostri partner europei.
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