Quest’anno si sta parlando molto della direttiva Ue sulle Non-financial and diversity information (2014/95/UE).
Questa direttiva obbliga le imprese europee di grandi dimensioni ad integrare nel bilancio elementi sociali, ambientali e di governance distintivi della loro attività.
A partire dal 2018, le imprese con più di 500 dipendenti dovranno rendicontare non solo le performance finanziarie, bensì anche tutte le informazioni rilevanti riguardo alle esternalità generate dall’azienda. L’intento della direttiva è di rendere la comunicazione delle aziende sempre più trasparente per offrire ad investitori e consumatori informazioni consistenti nel medio-lungo termine.
Uno degli strumenti a disposizione delle aziende per ottemperare agli obblighi della direttiva è sicuramente il bilancio integrato.
La rendicontazione attraverso il bilancio integrato
Il bilancio integrato rappresenta la forma più evoluta di rendicontazione a disposizione delle imprese. Si tratta di un documento nel quale vengono illustrati, oltre ai risultati finanziari, i risultati extra-finanziari relativi all’impatto ambientale, sociale e di governance dell’attività aziendale. Obiettivo: agevolare la fruizione delle informazioni fondamentali a tutti i portatori di interesse che gravitano attorno all’azienda.
Etica Sgr è una delle aziende pioniere nell’adozione del bilancio integrato (la prima edizione risale al 2010). Quest’anno, con l’intento di offrire un’informativa sempre più trasparente ed accessibile, abbiamo deciso di realizzare un estratto sintetico del bilancio integrato. Un documento breve e di facile lettura per aumentare il coinvolgimento dei portatori di interesse e avvicinarli alla strategia sostenibile che guida l’attività della Sgr.
La redazione del bilancio integrato è una scelta volontaria. L’azienda che sceglie di realizzarlo rende disponibili le informazioni in maniera più esaustiva e con un maggiore coinvolgimento dei portatori di interesse. Questo pone anche l’azienda nelle condizioni di intraprendere un percorso di continuo miglioramento in termini di responsabilità sociale d’impresa (in inglese CSR – Corporate Social Responsibility).
I prossimi passi per uno sviluppo sostenibile in Europa
La rendicontazione delle performance non finanziarie porta dei vantaggi anche alla stessa azienda, aiutandola a prendere decisioni migliori. Permette di attuare una strategia sostenibile, riducendo al minimo potenziali rischi operativi e reputazionali. Ma non è tutto. È l’elemento essenziale per la promozione di una finanza sostenibile e per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, nel rispetto dell’accordo sul clima di Parigi COP21.
La rendicontazione delle informazioni non finanziarie rappresenta infatti un importante contributo per il raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile definiti nell’Agenda 2030 dell’ONU. Tali obiettivi comuni impegnano i governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite a portare il mondo sulla strada di uno sviluppo sostenibile.
Tra gli obiettivi di “Consumo e produzione responsabili” (Obiettivo n.12) viene proprio richiesto di “incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali (12.6)”.
Passando dalla teoria alla pratica, segnaliamo le linee guida sul non-financial reporting per le aziende messe a disposizione dalla Commissione Europea.
Finanza responsabile Bilancio di sostenibilità Responsabilità Sociale d'Impresa