Etica Sgr, insieme a 160 istituzioni finanziarie internazionali provenienti da 29 Paesi, ha firmato il Finance Statement on Plastic Pollution, realizzata da UNEP FI (partnership tra il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e il settore finanziario globale), PRI delle Nazioni Unite, Finance for Biodiversity Foundation, the Business Coalition, the Dutch Association of Investors for Sustainable Development (VBDO) e CDP (già Carbon Disclosure Project).
L’obiettivo dello statement è invitare i governi di tutto il mondo a sostenere il settore finanziario nell’adozione di misure per combattere l’inquinamento da plastica e creare un trattato storico e ambizioso che tenga conto delle sfide e dei costi associati a questo problema globale.
Inquinamento da plastica, clima e biodiversità e sono strettamente collegati
Cambiamento climatico, biodiversità e inquinamento sono aspetti intrinsecamente collegati. Si prevede, in uno scenario “business-as-usual” e in assenza di azioni concrete, entro il 2050 la plastica rappresenterà il 15% delle emissioni di gas serra. La Dichiarazione sottoscritta da Etica evidenzia le interconnessioni tra clima e ambiente e sottolinea i benefici sinergici derivanti dall’affrontare l’inquinamento da plastica sull’azione climatica e per una transizione giusta, nonché sulla conservazione e ripristino della biodiversità, considerando i significativi rischi sistemici che ne derivano da un punto di vista finanziario ed economico.
Contrastare l’inquinamento da plastica è un tema importante nel settimo obiettivo del Quadro Globale per la Biodiversità (GBF), il piano d’azione globale che fissa obiettivi misurabili in ambito di biodiversità, In particolare questo obiettivo si concentra su “prevenzione, riduzione e impegno per il contrasto all’inquinamento da plastica”.
Inquinamento da plastica: il ruolo del settore finanziario
L’umanità produce ogni anno 430 milioni di tonnellate di plastica, due terzi delle quali sono contenuti in prodotti a vita breve che diventano presto rifiuti. Una parte di questa plastica finisce nella catena alimentare, dove ha il potenziale di danneggiare la salute umana. Consapevoli dell’urgenza di affrontare la crisi legata all’inquinamento da plastica, sempre più istituzioni finanziarie stanno assumendo un ruolo attivo nel promuovere azioni per contrastare questa minaccia per l’ambiente e la società. Il settore finanziario svolge, infatti, un ruolo critico nell’orientare i flussi finanziari privati e pubblici e nell’influenzare le politiche a livello internazionale affinché venga predisposto un quadro regolatorio efficace e vengano mitigati i rischi finanziari legati all’inquinamento da plastica.
Le istituzioni finanziarie che hanno firmato la Dichiarazione riconoscono l’importanza di mitigare, affrontare e gestire i rischi finanziari, regolamentari e di transizione legati all’inquinamento da plastica e ai cambiamenti nell’industria e nel suo panorama normativo, attraverso i propri asset finanziari, finanziamenti e investimenti.
Gli obiettivi della Dichiarazione
Il Finance Statement on Plastic Pollution sollecita i governi a concordare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante (ILBI – International Legally Binding Instrument), supportato da regole vincolanti e obblighi per gli Stati per gestire l’intero ciclo di vita della plastica e porre fine all’inquinamento derivante da questo materiale. Questo accordo dovrebbe basarsi su un approccio scientifico e creare un quadro per allineare tutti gli attori economici ai suoi obiettivi. I punti principali dell’accordo includono:
- Stabilire un obiettivo per allineare i flussi finanziari, pubblici e privati, agli obiettivi dell’ILBI, prendendo ispirazione da iniziative simili, ad esempio l’Accordo di Parigi;
- Definire obiettivi armonizzati e obblighi vincolanti lungo tutta la catena produttiva della plastica per consentire alle imprese e alle istituzioni finanziarie di prendere decisioni di investimento più informate e basate su politiche riguardanti la plastica;
- Favorire la valutazione e la divulgazione dei rischi e delle opportunità relative alla plastica da parte delle imprese;
- Promuovere un ambiente politico favorevole per la transizione verso un’economia sostenibile ed equa che affronti l’inquinamento da plastica, ad esempio mediante l’implementazione di sistemi di raccolta, smistamento e riciclaggio efficaci;
- Incentivare ulteriori investimenti privati per porre fine all’inquinamento da plastica attraverso, ad esempio, partenariati pubblico-privato.
Attraverso questi punti, la dichiarazione ribadisce la necessità di affrontare l’intero ciclo di vita della plastica e guidare le aziende nel valutare e divulgare i rischi e le opportunità legati alla gestione di questo materiale.
Etica Sgr impegnata contro l’inquinamento da plastica
La sottoscrizione dello Statement rappresenta per Etica Sgr un’importante attività di advocacy per promuovere un cambio di rotta nella transizione verso un’economia circolare libera dall’inquinamento da plastica.
Il settore privato rappresenta il 90% degli investimenti nella catena del valore della plastica, motivo per cui le organizzazioni finanziarie hanno un ruolo chiave per promuovere questo cambiamento.
“Etica è orgogliosa di essere tra i 160 firmatari del Finance Statement on Plastic Pollution. Presentata in occasione del quarto ciclo di negoziati per la creazione di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante per porre fine all’inquinamento da plastica (INC-4), la dichiarazione incoraggia i governi a fissare obiettivi ambiziosi per la riduzione dell’inquinamento da plastica.”
Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager