La sostenibilità oggi mette d’accordo tutti: nessuno la rinnega, tutti la inseguono. Ma di quale sostenibilità si parla? Etica Sgr è in prima fila contro ogni tiepida interpretazione dell’idea di sostenibilità, forte di strumenti e di metodologie che tutelano e rinforzano le strategie di investimento ESG (ovvero che prendono in considerazione istanze di tipo ambientale, sociale e di buon governo).
Sostenibilità, una parola magica
La si trova ormai ovunque, non c’è dibattito o programma o dichiarazione ufficiale che non ne faccia uso o che la spenda come vessillo di credibilità: la parola “sostenibilità” negli ultimi anni ha conosciuto una diffusione inaspettata, fino a diventare onnipresente e pervasiva. Merito soprattutto dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che ha portato questo tema alla ribalta internazionale.
Così, dai luoghi specifici in cui eravamo abituati a collocarla, il termine “sostenibilità” ha preso dimora in molti altri ambiti, impensabili fino a poco tempo fa: i programmi dei partiti politici, le agende governative (il recente PNRR, il Ministero della transizione ecologica), i curriculum scolastici (con la reintroduzione dell’educazione civica), perfino i documenti e le dichiarazioni delle grandi aziende e delle multinazionali.
Tutto parla di sostenibilità, ma…
Questa è certamente una buona notizia che testimonia l’accresciuta consapevolezza da parte della società su un tema così fondamentale per il nostro presente e per il futuro. Tuttavia, c’è il rischio che un utilizzo così diffuso del termine si trasformi in una pratica vuota e ripetitiva, indebolendo la forza dirompente del suo significato originario. Il cosiddetto greenwashing.
Una scelta necessaria
Eppure, con tutti i limiti che questo comporta, della sostenibilità non possiamo smettere di parlare. In questo periodo, e in particolare dopo lo scoppio dell’emergenza pandemica, è risultato infatti evidente che, per costruire un futuro sicuro e pacifico, lo sviluppo e la crescita devono stringere un’alleanza con le scelte di sostenibilità, un principio che da sempre ispira l’attività di Etica Sgr.
L’umanità, di fronte al pericolo di contagio globale, ha vissuto il disagio dell’isolamento e la paura, ma ha avuto anche l’occasione di apprendere una lezione fondamentale: nel mondo tutto è collegato e interdipendente e, se si vuole vincere la sfida del futuro, bisogna agire di comune accordo nella stessa direzione.
Oggi, per convinzione o per paura, la sostenibilità appare come l’unica bussola capace di guidarci attraverso la complessità dei problemi globali. Adottare nuovi stili di vita ecosostenibili, ripensare i modelli di sfruttamento delle risorse e di produzione dell’energia, dare priorità all’inclusione e ai diritti umani, immaginare un cambiamento nel modo di fare impresa e politica: la direzione è tracciata.
L’ora della sostenibilità “vera”
La sfida della sostenibilità oggi comprende anche la lotta in difesa della sua forza trasformativa. Da quando è entrata da protagonista nel dibattito politico ed economico, l’idea di sostenibilità si è scontrata con interessi commerciali e sovradimensionati, che tendono ad addomesticarla a scopi di profitto usandola solo esteriormente come patente di credibilità.
Di fronte a questa sostenibilità di maniera, accomodante e patinata, occorre oggi una radicale scelta di campo. Il greenwashing è sempre in agguato e va individuato a tutti i livelli.
La comunicazione pubblicitaria è in grado di far apparire “verde” un prodotto industriale o una soluzione di investimento occultandone, invece, i suoi impatti negativi da un punto di vista sociale e ambientale. Allo stesso modo, vengono divulgati programmi di aziende e Paesi per il raggiungimento di obiettivi sostenibili (i.e. carbon neutral, emissioni zero, plastic free…) che però hanno scadenze lontanissime o non forniscono nessun dettaglio concreto e credibile sulla loro attuazione.
Una questione anche di parole
È il momento quindi di sostenere e affermare la sostenibilità reale, non di facciata. L’unica davvero in grado di trasformare e rigenerare il Pianeta. Si tratta di un approccio rigoroso ma che può funzionare nel tempo: Etica Sgr ne è una prova.
Questo processo passa anche attraverso il linguaggio. Se “sostenibilità” rischia ormai di apparire una parola annacquata, buona per tutti e, quindi, per nessuno, allora è necessario reinventare un lessico che esprima quella che è la sua originaria energia trasformativa: etica, alta, resiliente, rigenerativa. Purché indichi anche una direzione precisa e parli di una scelta concreta per una trasformazione valoriale dell’economia e della società.
La finanza etica per la sostenibilità
Siamo di fronte all’occasione di costruire un nuovo modello economico e finanziario. La finanza etica ha dimostrato di saper affrontare responsabilmente le minacce delle crisi globali e locali, premiando, con l’appoggio del risparmio privato delle famiglie, modelli di crescita più green e inclusivi.
Le soluzioni di investimento sostenibile e responsabile, si pongono l’obiettivo di creare opportunità di rendimento in un’ottica di medio-lungo periodo, puntando all’economia reale e premiando imprese e Stati che mettono in pratica azioni virtuose in materia ambientale, sociale e di governance (ESG).
Sostenibilità non è solo ambiente
Con il diffondersi della crisi climatica e il supporto normativo del Regolamento (UE) 2019/2088, molte imprese attive nel settore della finanza si sono fatte paladine dell’ambiente.
Questo va bene, purché l’importanza e l’urgenza del tema ambientale non metta in ombra anche la questione sociale, con tutte le sue implicazioni in relazione a diritti umani, lavoro, equità e giustizia.
L’investitore responsabile si pone l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile equilibrato tra ambiente e sociale, capace di evitare ingiustizie particolari al fine di ottenere obiettivi globali: una transizione necessaria, ma che sia “giusta”.
Il tema della “transizione giusta” è stato sviluppato insieme al movimento sindacale per includere interventi a garanzia di diritti sociali e condizioni di vita dei lavoratori mentre le economie si stanno orientando verso una produzione più “green”.
Etica Sgr fin dalla sua fondazione nel 2000 ha scelto un approccio tridimensionale: ambiente, sociale e governance: ESG (dall’inglese Environmental, Social and Governance) convinta dell’importanza di coniugare la promozione della transizione verso modelli di business più orientati all’ambiente, mantenendo una grande attenzione sull’impatto che queste scelte possano avere anche sui lavoratori e sugli altri stakeholder.
La finanza etica nasce per mettere al centro delle nostre scelte finanziarie anche le persone e l’ambiente. Questo significa che il risparmiatore moderno assume una prospettiva di lungo periodo e amplia il proprio raggio di valutazione.
La selezione di Etica Sgr
Il processo di selezione degli emittenti è svolto internamente da un team dedicato di analisti e si è evoluto nel corso del tempo. Oggi conta su un rigoroso modello proprietario, chiamato ESG EticApproach® con un track record di quasi venti anni.
La selezione dei titoli è esaminata e approvata dal nostro Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Etico della Sgr, un organismo indipendente e autonomo, costituito da figure di alto profilo e di riconosciuta esperienza nelle tematiche della responsabilità sociale.
In particolare, la selezione avviene attraverso un doppio screening. In prima analisi vengono applicati i criteri negativi di esclusione, che permettono di scartare tutti gli emittenti coinvolti in attività o settori controversi (per esempio, per le imprese, armi, tabacco, gioco d’azzardo, energia nucleare, pesticidi) o che sono coinvolte in gravi episodi riguardanti temi quali il rispetto dei diritti dei lavoratori, il rispetto dell’ambiente e la corruzione.
In seconda analisi, la selezione applica i criteri positivi di valutazione, che permettono di analizzare imprese e Stati in modo dettagliato, sulla base di parametri ambientali, sociali e di governance, attribuendo loro un punteggio sintetico. Solo gli emittenti con punteggi superiori ad una soglia assoluta, risultanti tra i migliori del proprio settore (approccio “best in class”) ed aventi un profilo qualitativo e reputazionale buono, entrano a far parte del paniere dei fondi di Etica Sgr.
Nel complesso è possibile affermare come, attraverso il doppio processo di selezione, Etica Sgr adotti una strategia che prenda in considerazione solo gli emittenti compatibili non solo con i propri valori societari ma anche con principi di sostenibilità e responsabilità sociale ed ambientale basati sulle normative internazionali di riferimento.
Si prega di leggere le Note Legali.