Sostenibilità e engagement: intervista La7 a Ugo Biggeri e Aldo Bonati

Sostenibilità e engagement: Ugo Biggeri, Presidente di Etica Sgr e Aldo Bonati, Corporate Engagement and Networks Manager di Etica Sgr rispondono alle domande di LIKE, su La7.

La pandemia, oltre a causare vittime e problemi economici, sta portando a una riflessione sul modello di sviluppo seguito negli ultimi decenni. Ci sta insegnando, ad esempio, quanto sia importante la sostenibilità e avere un approccio di lungo periodo sulla salute, sulla ricerca, sulla prevenzione e sul risparmio.

Cos’è la sostenibilità per Etica Sgr?

ugo biggeri - ripresa economica sostenibileUgo Biggeri – «La finanza etica nasce con il chiaro intento di fare scelte finanziarie ed economiche mettendo al centro le persone e l’ambiente. Questo significa assumere una prospettiva sostenibile e di lungo periodo. Noi lo diciamo da più di venti anni, anche in “tempi normali”. Ora è il momento della ricostruzione e riteniamo che l’occasione sia propizia per porre al centro delle politiche economiche i temi legati al clima e alla transizione verso un’economia a emissioni zero, con particolare attenzione alle persone e alla creazione di posti di lavoro».

Sul mercato ci sono tante soluzioni di investimento ESG: come riconoscere l’offerta di valore rispetto a operazioni di greenwashing e social washing?

Ugo Biggeri – «Questo è un aspetto fondamentale. Noi siamo nati nel 2000 con la mission dell’investimento etico e da allora abbiamo sviluppato soli fondi etici: la nostra è una scelta fondativa. Nel tempo ci siamo dotati di una rigorosa metodologia proprietaria di selezione che integra l’analisi ambientale, sociale e di governance con l’analisi finanziaria. Ogni titolo incluso nel portafoglio dei nostri fondi è sottoposto ad una doppia valutazione: prima vengono esclusi determinati settori o attività per le imprese e specifici Stati per i titoli governativi, poi vengono applicati criteri positivi di valutazione basati su temi di ambientali, sociali e di governance. Solo i titoli con i punteggi più alti sono ammessi nei nostri fondi».

Sostenibilità ed engagement: quale correlazione?

bonati

Aldo Bonati – «Gli operatori del settore finanziario hanno la responsabilità di promuovere l’integrazione sempre maggiore della sostenibilità nelle strategie e nei comportamenti delle aziende. Il nostro dialogo con le aziende sottolinea l’importanza di scelte di allocazione del capitale equilibrate tra investimenti per la crescita delle persone e della ricerca e sviluppo, la remunerazione del top management, i dividendi e, nel settore farmaceutico, la condivisione di informazioni per facilitare lo sviluppo e l’accesso ai farmaci».

L’analisi sulla sostenibilità è sempre più integrata con quella finanziaria. Quali sono i settori e i modelli di business destinati a emergere sul mercato?

Aldo Bonati – «La transizione necessaria per realizzare modelli di sviluppo più sostenibili da un punto di vista sociale e ambientale richiede ingenti investimenti in tecnologie per favorire l’efficienza energetica, lo sviluppo di fonti rinnovabili, oltre che investimenti nell’adattamento e arricchimento delle competenze dei lavoratori. Queste dinamiche stimoleranno le aziende a specializzarsi, a sviluppare un approccio coerente e flessibile, ad attrarre, sviluppare e mantenere talenti. Sono queste le società che ricerchiamo e seguiamo con maggiore interesse».


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