Sant’Ambroeus FC è la prima squadra di calcio composta da rifugiati politici e migranti ad essere iscritta a un campionato della Federazione Italiana Gioco Calcio nel nord Italia. Il Sant’Ambroeus FC ha partecipato al bando “Impatto+ Sport per tutti e Responsabilità Sociale”. A distanza di qualche anno Daniele Raduazzo, dirigente della squadra, ci racconta come è cresciuta l’iniziativa, che ha potuto contare del sostegno di Etica Sgr per le iniziative di crowdfunding ad alto impatto sociale e ambientale in Italia.
Come nasce il progetto Sant’Ambroeus FC?
Il progetto Sant’Ambroeus FC nasce ad aprile 2018 a Milano, dall’unione di due squadre già esistenti: i Black Panthers e i Corelli Boys, accomunate dall’idea di dare l’opportunità di giocare a calcio e stare assieme a persone che alloggiavano in centri di accoglienza. Negli anni il progetto si è ingrandito e oggi è una vera e propria squadra, che gioca in terza categoria, iscritta al CSI. Nel 2021 è nata la squadra femminile, che si pone l’obiettivo di entrare nel campionato CSI a sette nel 2022. Il Sant’Ambroeus è una società sportiva e una squadra di calcio ma anche molto altro. Nel corso dell’anno sono nati alcuni progetti sociali collaterali molto importanti per la nostra identità, come una scuola di italiano per la patente promossa da un gruppo di ragazzi legati alla squadra e la distribuzione di cibo ai senzacasa da parte della nostra giovane e appassionata tifoseria.
Il nome sottolinea il legame forte tra la squadra, multiculturale, e la città di Milano. Sport e inclusione, tra globale e locale: perché questa scelta? Quali valori porta con sé?
Il progetto Sant’Ambroeus FC nasce come squadra di calcio popolare multietnica, che utilizza lo sport come strumento di socialità, di scambio e di conoscenza per combattere il razzismo. Tra le parole cardini del progetto vi sono accoglienza e integrazione, al fine di far sentire giocatori, dirigenti e tifoseria parte integrante di un luogo, Milano. Siamo tutti milanesi perché viviamo qui e amiamo questa città, a prescindere da dove siamo nati.
Il Sant’Ambroeus FC è uno spazio aperto nel quale si creano legami grazie al dialogo e all’integrazione di pensieri e idee differenti, con l’obiettivo di abbattere pregiudizi legati, ad esempio, al colore della pelle e alle differenze di genere. La condivisione di uno spazio comune permette di costruire un presente e porre delle basi solide per un futuro e, dà la possibilità di conoscere molte persone vivendo un ambiente e amalgamandosi al meglio all’interno del tessuto di Milano. Il progetto si è sviluppato nel quartiere di Gorla, e ha dato la possibilità di crescere sia a livello sportivo e sia a livello umano e sociale a chiunque voglia far parte del gruppo.
Come si è formato nel tempo il gruppo squadra?
Abbiamo conosciuto i primi ragazzi nei centri di accoglienza poi, nel tempo, grazie a passaparola e canali social, il gruppo si è allargato accogliendo sia stranieri sia italiani. Spesso parliamo di “accoglienza al contrario”, chiunque può far parte di questa realtà e non solo i ragazzi stranieri sono stati accolti, ma loro stessi hanno dato la possibilità agli abitanti del quartiere di Gorla e altri ragazzi italiani di entrare a far parte della squadra. La suddivisione della squadra in due gruppi è nata da un’esigenza stessa di quei calciatori che mostravano un legame più forte con la maglia, per avere una maggiore continuità negli allenamenti e come squadra. I giocatori di terza categoria vengono selezionati una volta all’anno, gli allenamenti della squadra iscritta al CSI sono aperti, in modo tale da dare la possibilità a tutti di potersi allenare, anche in modo sporadico, nei limiti di un campo a undici.
Com’è stato accolto il progetto dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e dalle squadre avversarie?
Uno degli aspetti più complicati riguarda la burocrazia. Per i tesseramenti servono permessi di soggiorno, carte d’identità, tessere sanitarie: documenti difficili da reperire per diversi ragazzi arrivati da poco in Italia. Queste difficoltà non danno la possibilità a tutti coloro che si allenano di prendere parte alle partite, creando così squilibri interni tra giocatori che nel tempo siamo riusciti ad arginare e superare. Negli anni la Sant’Ambroeus FC si è fatta conoscere anche dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio: hanno capito che tipo di progetto siamo e quali sono i nostri valori, aiutandoci a portare avanti le nostre istanze con tutti i limiti della burocrazia italiana. Dalle squadre avversarie siamo stati accolti positivamente, eventi spiacevoli legati a forme di razzismo accadono, ma in maniera limitata.
Che cosa significa per voi “etica”?
La parola etica mi fa pensare al discernimento tra bene e male, credo sia importante che ognuno di noi la declini nell’ambiente sociale in cui vive. Nel Sant’Ambroeus FC, ad esempio, coesistono persone con differenti culture e religioni, ed è molto importante che queste diversità non siano causa di giudizio e divisione ma di dibattito, ascolto reciproco e comprensione.
Come siete venuti a conoscenza del bando di crowdfunding? Che risultati avete ottenuto con i fondi raccolti? Siete riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati?
Abbiamo saputo della possibilità di partecipare al bando di crowdfunding promosso da Banca Etica e Etica Sgr grazie ai canali social. La raccolta fondi, promossa nella piattaforma Produzioni dal Basso, ha permesso di raccogliere il denaro necessario per acquistare materiale calcistico come pettorine e maglie da gioco per la Sant’Ambroeus FC. Inoltre è stato di grande aiuto per il tesseramento e le spese mediche. I contributi ci hanno aiutato a sopravvivere in un anno difficile e hanno posto le basi per diventare, l’anno successivo, co-proprietari di un centro sportivo nel quartiere di Gorla di Milano, dove si svolgono gli allenamenti. Ora, con questa struttura a disposizione e nonostante le difficoltà che rimangono, il Sant’Ambroeus ha una vita molto più lunga davanti a sé.
Quali sono i progetti e i desideri per il futuro per la Sant’Ambroeus FC?
Ci piacerebbe rendere economicamente sostenibile il progetto Sant’Ambroeus FC creando un azionariato popolare per dare la possibilità, a coloro che sono legati alla squadra, di diventare parte integrante della società e dei suoi processi decisionali. Da un punto di vista calcistico (e non solo), vorremmo salire di categoria con entrambe le squadre e, al tempo stesso, creare un gruppo con persone più giovani per condividere valori e idee antirazziste, al fine di creare modalità di pensiero che possano essere costruttive per il futuro dei ragazzi e di tutta la società.
Crowdfunding di Etica Sgr
Nel 2018 Etica Sgr ha contribuito alla realizzazione di sette progetti che puntano sullo sport per superare barriere e difficoltà, queste nuove realtà sono nate grazie al crowdfunding di Etica Sgr. Le candidature pervenute sono state 80, tra queste la commissione interna ha selezionato 15 progetti, 7 dei quali hanno raggiunto almeno il 75% del budget, accedendo così all’ulteriore contributo a fondo perduto messo a disposizione da Etica Sgr grazie alla scelta volontaria dei clienti dei fondi di Etica Sgr di devolvere lo 0,1% del capitale sottoscritto per il sostegno di iniziative di crowdfunding ad alto impatto sociale e ambientale. Complessivamente, i progetti candidati in questo bando, hanno raccolto oltre 61mila euro versati da 727 persone.
La formula per il crowdfunding, ideata dal Gruppo Banca Etica con Produzioni dal Basso, ha mostrato tutta la sua efficacia: una volta stabilito il tema del bando, la commissione seleziona con cura, tra i progetti candidati, quelli che interpretano al meglio lo spirito della partecipazione diffusa che è uno dei capisaldi della finanza etica.
Il crowdfunding si sta dimostrando un buon motore per generare nuove esperienze di economia inclusiva e responsabile in grado di muovere energie diffuse per un obiettivo di valore sociale e ambientale oltre che economico.
Si prega di leggere le Note legali.