Ripresa resiliente e sostenibile, Arianna Magni al convegno di Itinerari Previdenziali

La ripresa dopo l’emergenza covid-19 deve essere resiliente e sostenibile, questo il focus dell’intervento di Arianna Magni, Head of Institutional and International Business Development di Etica Sgr al convegno virtuale “Fondazioni Bancarie, conservare e valorizzare il patrimonio per perseguire la mission”, organizzato da Itinerari Previdenziali.

Una crisi sanitaria, sociale e finanziaria

Ma come muoversi per una ripresa? «La pandemia da covid-19 ha causato una crisi sanitaria che poi è diventata una crisi sociale e finanziaria. Ha messo in luce globalmente croniche carenze e distorsioni del sistema sociale e rischia di allargare fratture già esistenti tra fasce più forti e fasce più deboli della popolazione – ha spiegato Arianna Magni – Distorsioni che hanno toccato l’ambiente (la deforestazione, l’inquinamento, i cambiamenti climatici) e tutto l’ambito sociale (la gestione della salute pubblica, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, le diseguaglianze sociali ed economiche, l’accesso ai farmaci, lo smart working che non ha potuto essere svolto al meglio da tutti). E sono venuti a galla problemi derivanti da insufficienti investimenti in infrastrutture digitali».

Una ripresa che deve essere sostenibile

«Ora stiamo vivendo da qualche mese la fase della ripresa – ha continuato Arianna Magni – ma noi di Etica Sgr crediamo che si debba ripartire con il piede giusto. Come ricorda la Commissione Europea la ripresa deve essere resiliente e sostenibile. Dobbiamo ripartire con modelli di sviluppo economico più sostenibili e lungimiranti per cercare di rimediare alle distorsioni che ho elencato. In questo contesto l’investimento finanziario può apportare un contributo fondamentale».

Arianna Magni investimento ESG

Il ruolo della finanza sostenibile

«Noi operatori del settore finanziario oggi abbiamo una grande responsabilità in questa fase di ripresa, ma anche una grande opportunità – ha aggiunto Arianna Magni – Possiamo convogliare il risparmio verso investimenti che promuovano  una crescita sostenibile, che sia duratura nel tempo e che vada a colmare i gap di cui abbiamo parlato. Per sostenere la ripresa sostenibile occorrono più investimenti in infrastrutture sociali e green, in salute pubblica, in innovazione digitale, in efficientamento energetico.

In questo contesto, secondo noi di Etica Sgr, la finanza sostenibile e responsabile può avere un ruolo positivo e rilevante, attraverso un’attenta analisi degli emittenti, prima dell’investimento, per individuare imprese più virtuose. E, poi, attraverso attività di dialogo con le aziende in cui si è investito, sempre seguendo tutti e 3 i pilastri ESG: ambiente, sociale e buon governo dell’impresa. Non ce n’è uno più rilevante degli altri».

Le scelte di Etica Sgr

«Grazie a una rigorosa metodologia proprietaria di selezione e un modello proprietario di analisi del rischio ESG, Etica Sgr individua le aziende più attente alle tematiche socio-ambientali e i Paesi più virtuosi. In questo particolare contesto prendiamo in considerazione in particolare temi come il cambiamento climatico, la mobilità sostenibile, la biodiversità, la business transformation e tutto ciò che attiene al fattore S.

Individuiamo opportunità di investimento nelle aziende che beneficiano e che al contempo contribuiscono alla transizione in corso e che sono più esposte su questi temi. Poniamo anche particolare attenzione ad aspetti trasversali alle diverse tematiche quali la digital innovation e il cambiamento demografico».

Fondamentale il Rischio ESG

«Oggi in un investimento finanziario è fondamentale considerare anche il rischio ESG – conclude Arianna Magni – I rischi derivanti da fattori ESG sono sempre più rilevanti, impattanti e difficilmente intercettabili con l’analisi finanziaria tradizionale. Ma il loro impatto sul rendimento e sulla volatilità di un prezzo di un portafoglio è rilevante.

Il nostro dipartimento di risk management sta studiando il Rischio ESG da diversi anni e ha potuto appurate che, a seconda delle fasi di mercato, varia da un minimo del 5% al 15% del rischio complessivo di un portafoglio. Dall’ultimo Global Risk Report del World Economic Forum si può infatti constatare come i rischi considerati più rilevanti dalla comunità economica internazionale per il 2020 siano proprio di natura ambientale».

Vedere l’investimento con la lente del rischio finanziario e la lente del Rischio ESG ci permette di vedere meglio e più lontano.

Finanza responsabile Finanza etica Finanza Sostenibile
Ti potrebbe anche interessare