Investimenti sostenibili per contrastare il cambiamento climatico

Cambiamento climatico, quanto la finanza può contribuire a contrastare il fenomeno? Lo può fare orientando i capitali da investire nella direzione di un’economia a basso impatto ambientale e considerando i rischi climatici nelle scelte di investimento.

Spiega questo rapporto il manuale “Investimenti sostenibili per il clima” realizzato dal Forum per la finanza sostenibile in collaborazione con WWF e con il supporto di Etica Sgr.

Emergenza sanitaria, sociale ed economica. E il clima?

Il 2020 ci ha posto di fronte a una crisi sanitaria, economica e sociale. Ma non bisogna dimenticare un’altra crisi, non meno importante, anzi forse nel lungo termine la più grave: quella ambientale. L’urgenza delle problematiche legate alla pandemia di covid-19 non deve oscurare il problema del cambiamento climatico, a cui gli aspetti sanitari sono del resto strettamente connessi. L’alterazione degli ecosistemi, infatti, aumenta i rischi per la salute umana così come la tutela della biodiversità e il contrasto al riscaldamento globale comportano ripercussioni positive anche dal punto di vista sanitario.

La mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici sono sfide che non è più possibile né sottovalutare né posticipare. Per affrontarle la finanza può fare molto.

Investimenti sostenibili per contrastare il cambiamento climatico

Per onorare gli impegni assunti nell’Accordo di Parigi e perseguire l’obiettivo della neutralità climatica al 2050 sono necessari interventi urgenti e cospicui investimenti, attraverso collaborazioni pubblico-privato. Occorre quindi orientare le risorse finanziarie verso la transizione a un modello economico a basse emissioni. Gli investitori devono quindi analizzare dati e informazioni ESG (environmental, social, governance, cioè ambientali, sociali e di buona gestione aziendale), come il livello di esposizione ai rischi legati al cambiamento climatico o la tipologia e l’intensità degli impatti delle attività aziendali sull’ambiente.

Investimenti sostenibili per contrastare il cambiamento climatico

Fondamentale la divulgazione di informazioni climatiche

Diventa quindi di crescente importanza per le imprese la rendicontazione delle informazioni climatiche, non solo perché facilita l’accesso a finanziamenti e investimenti, ma perché consente l’identificazione di rischi e impatti rilevanti per l’attività dell’azienda. Su queste basi, le imprese possono elaborare efficaci strategie di gestione e individuare nuove opportunità di sviluppo. Un altro beneficio della reportistica è il miglioramento delle relazioni con gli stakeholder e della reputazione dell’azienda.

La divulgazione (o disclosure) dei dati deve essere effettuata in modo chiaro, attendibile e secondo criteri comuni. Al momento non esiste uno standard universalmente riconosciuto. Il manuale offre però una rassegna delle metodologie più efficaci e diffuse.

Le nuove normative UE

La Commissione Europea ha introdotto nuove regole sugli obblighi di trasparenza degli operatori finanziari in merito all’integrazione dei temi ESG nelle politiche di investimento, nei prodotti e nell’attività di consulenza. L’obiettivo è rafforzare la tutela degli investitori finali. Tenuto conto della crescente rilevanza della finanza sostenibile nel quadro normativo europeo, a partire dall’Action Plan del 2018, il manuale illustra le misure intraprese per accrescere la trasparenza e per orientare i capitali verso le attività in linea con gli obiettivi di mitigazione e adattamento, evidenziando i punti di forza e le criticità dell’attuale impianto per quanto riguarda il settore bancario e assicurativo.

L’importanza del clima (anche negli investimenti)

Tra il 2017 e il 2018 la finanza climatica (pubblica e privata) ha raggiunto flussi medi annui di 579 miliardi di dollari a livello globale, con un incremento del 25% rispetto al periodo 2015-2016.

Ma non basta: l’International Panel on Climate Change (IPCC) ha stimato che tra il 2016 e il 2050 occorrerà investire in media 830 miliardi di dollari all’anno in più rispetto agli attuali volumi per iniziative in ambito energetico, al fine di diminuire del 45% le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nel 2050.

Condizioni necessarie per limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C.

Cosa deve fare un investitore?

Ciascuna società di gestione dovrà definire una propria strategia per integrare il tema del cambiamento climatico nelle decisioni di investimento. L’attuazione della strategia può avvenire mediante molteplici approcci e strumenti, in grado di ridurre l’impatto negativo degli investimenti (engagement; disinvestimento; esclusioni) e di finanziare attività con impatto positivo sul clima (green bond, anche sovrani; transition bond; sustainability linked loan; mutui per l’efficienza energetica; investimenti tematici; best in class; impact investing; benchmark climatici).

I 6 settori chiave in cui investire

Fondamentali anche i settori in cui investire. Gli operatori finanziari possono fare riferimento alla tassonomia europea delle attività eco-compatibili: una classificazione comune a livello europeo delle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale. In particolare, il manuale individua sei ambiti prioritari per il raggiungimento degli obiettivi climatici: energia; agricoltura e foreste; trasporto e mobilità; città ed edilizia; digitale; economia circolare.

Infine il documento esamina gli aspetti sociali legati al cambiamento climatico e la loro rilevanza dal punto di vista finanziario, in termini sia di rischi (per esempio danni alla salute, aumento delle disuguaglianze e migrazioni involontarie), sia di opportunità (in chiave di giusta transizione e di maggiore resilienza di imprese e società umane).

Etica Sgr per il Pianeta e i beni comuniEtica Sgr e l'ambiente

Etica Sgr è da sempre in prima linea sul tema del cambiamento climatico e più in generale sul tema ambientale. Nel nostro DNA l’approccio ambientale è comunque sempre valutato anche rispetto alla dimensione sociale e di governance (ESG).

Questo approccio tridimensionale, che abbiamo intrapreso venti anni fa, sta vivendo un crescente riconoscimento globale, corroborato dalla transizione verso un’economia resiliente e a basse emissioni di carbonio. Occorre però sempre valutare anche gli effetti in termini di implicazioni sul lavoro e, in modo più ampio, sulla comunità.

Giusta transizione

Just Transition

Etica Sgr intende perseguire una transizione giusta, in linea con l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico 2015, al fine di accelerare l’azione per il clima in modo da raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Tanto è vero che abbiamo sottoscritto la campagna  “Statement of Investor Commitment to Support a Just Transition on Climate Change” (Dichiarazione di impegno degli investitori per una transizione giusta ad un’economia a basso impatto per il clima). Iniziativa che nasce in seguito agli eventi a cui abbiamo partecipato con PRI e ICCR.

Carbon footprint

Etica Sgr si è impegnata a misurare e rendicontare le emissioni del portafoglio azionario dei propri fondi etici.

Dal 2015, in seguito alla sottoscrizione del Montréal Carbon Pledge, misuriamo la carbon footprint (in italiano “impronta di carbonio”): il calcolo delle emissioni di gas climalteranti attribuibili a un prodotto, un’organizzazione o un individuo. Una rigorosa analisi di sostenibilità utile a calcolare con accuratezza l’impatto ambientale degli investimenti, di cui teniamo conto nel corso del nostro processo di analisi dei titoli

Si prega di leggere le Avvertenze.


Finanza responsabile ESG Investimenti sostenibili Sostenibilità
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