L’indipendenza economica è la via maestra per promuovere la libertà delle donne e la parità dei diritti. Etica Sgr, da sempre focalizzata sui temi dell’inclusione sociale e sulla parità di genere promuove, insieme alla Fondazione Finanza Etica, progetti di imprenditorialità femminile.
In Italia il 17% delle donne che lavora non ha un conto in banca e al sud la situazione peggiora drasticamente, con una donna su due che non è autonoma economicamente e dipende totalmente dal proprio partner. In questo periodo di crisi sanitaria, sociale ed economica, è il genere femminile a pagare un prezzo molto alto: i dati Istat relativi a dicembre 2020 mostrano che su 101 mila lavoratori che hanno perso il posto nel 2020, 99 mila sono state donne.
Parità di genere e imprenditorialità femminile: l’erogazione liberale di Etica Sgr
Nel 2020 Etica Sgr ha promosso Semi di Futuro, un bando realizzato dalla Fondazione Finanza Etica per sostenere Progetti di imprenditorialità femminile contro la violenza di genere. Le vincitrici del Bando sono Fondazione Pangea Onlus di Milano e Giraffa Onlus di Bari, realtà che affiancano le donne in un percorso verso una maggiore libertà e indipendenza economica.
Fondazione Pangea Onlus sostiene le donne in difficoltà a causa del Covid-19
Giovani donne: che impresa! è un percorso di accompagnamento lungo un anno rivolto alle donne che stanno soffrendo in ambito lavorativo le conseguenze di questa pandemia o la cui dipendenza economica è peggiorata proprio a causa delle ricadute occupazionali. Ecco il progetto di imprenditorialità femminile: presso il Centro Donna di Roma, gestito da Fondazione Pangea Onlus, sarà realizzata un’attività di supporto, informazione e formazione rivolta al reinserimento nel mondo del lavoro attraverso l’avvio all’impresa, la creazione di autoimpiego e con la possibilità di accedere al microcredito.
«Con la Pandemia da Covid-19 le donne stanno pagando il conto più salato della crisi. Giovani donne che impresa! è rivolto a tutte coloro che, malgrado questo periodo, vogliono rimettersi in gioco, perché dopo l’emergenza nasce il bisogno» racconta Simona Lanzoni, vice-presidente Fondazione Pangea Onlus.
Giraffa Onlus promuove l’autonomia economica delle donne vittime di violenze
Giraffa Onlus ha proposto un’iniziativa che si pone l’obiettivo di creare nuove pratiche lavorative di tessitura presso il laboratorio della Fondazione “Le Costantine” e di competenze imprenditoriali per la vendita dei manufatti. Ecco il progetto di imprenditorialità femminile: avviare con le beneficiarie un percorso di autonomia economica, con l’auspicio che diventino a loro volta formatrici di altre donne. Giraffa Onlus gestisce a Bari VITA, una casa in semi autonomia, che ospita donne vittime di violenza, una casa rifugio per donne vittime di tratta e gestisce il centro antiviolenza Paola Labriola.
«Gianni Rodari diceva “Se io avessi una botteguccia fatta di una sola stanza sai dentro cosa ci metterei? La speranza”. Con questo progetto denominato “Ri-tessere” si vuole costruire una nuova speranza per le donne vittime di violenza, insegnando loro l’arte della tessitura» dichiara Maria Pia Vigilante, presidente di Giraffa Onlus.
Etica Sgr per l’inclusione sociale la parità di genere
Il tema della parità di genere e dell’emancipazione della donna – intesa come rafforzamento in termini di percezione di competenza, consapevolezza e autostima – assume un ruolo cruciale nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU, il programma d’azione composto da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile.
Attraverso l’attività di engagement, Etica Sgr sollecita costantemente le imprese sul tema della parità di genere per il rafforzamento in termini di percezione di competenza, consapevolezza e autostima del genere femminile.
Nel dicembre 2020 Etica Sgr ha pubblicato il Report di Impatto per misurare l’impatto ambientale, sociale e di buon governo generato dalle imprese in cui investono i nostri fondi. Il dialogo riguardo l’ambito “Parità di genere” si è concentrato in particolare sui temi della diversità di genere in seno al Consiglio di Amministrazione. L’impatto della selezione ha fatto registrare un +8% rispetto al benchmark[1] per quanto riguarda le società con una presenza femminile in ruoli dirigenziali del 20% o maggiore.
[1] MSCI World Index in euro
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