Giornata mondiale dell’ambiente 2022: il 5 giugno cade l’appuntamento promosso dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) per sensibilizzare sui temi della tutela e della salvaguardia della Terra. Un’occasione per prendere coscienza della situazione attuale e riprogrammare il proprio impegno, anche alla luce delle implicazioni economiche e finanziarie del “capitale naturale” del nostro pianeta.
Giornata mondiale dell’ambiente 2022: la Terra è una sola
Il titolo scelto dagli organizzatori per la giornata mondiale dell’ambiente 2022 è Only One Earth (“Una Terra soltanto”). Uno slogan inequivocabile che rappresenta un pressante richiamo alla presa di coscienza e alla responsabilità delle azioni di fronte all’attuale emergenza climatica e ambientale.
In the universe are billions of galaxies, in our galaxy are billions of planets,
but there is only one Earth. Let’s take care of it.
«Nell’universo ci sono miliardi di galassie, nella nostra galassia ci sono miliardi di pianeti,
ma c’è solamente una Terra. Prendiamocene cura».
Il tema della campagna è volutamente ampio e invita a un cambiamento trasformativo su scala globale. Clima, natura, inquinamento, ecosistemi, biodiversità, sostenibilità: tutti gli aspetti legati alla “questione ambientale” rientrano nelle riflessioni e nelle proposte della Giornata mondiale dell’ambiente 2022 con lo scopo di incoraggiare a vivere e agire in modo sostenibile.
La giornata mondiale dell’ambiente 2022: una data dal valore simbolico
La giornata mondiale dell’ambiente 2022 ha acquisito negli anni una grande risonanza e oggi coinvolge milioni di persone in tutto il mondo, appartenenti a oltre 150 Paesi.
L’evento di quest’anno ha un significato particolare anche dal punto di vista simbolico. È infatti legato ad alcune tappe cruciali del movimento ambientalista internazionale.
Nel 2022 ricorrono i 50 anni dalla “Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano” che nel 1972, a Stoccolma, fu il primo consesso internazionale sui temi ambientali e diede avvio a un processo globale che ha portato successivamente a risultati considerevoli sul fronte dell’impegno per la sostenibilità, primi fra tutti gli Accordi di Parigi del 2015 e l’Agenda 2030.
In quell’occasione, inoltre, venne coniato il motto Only One Earth (con cui si presenta l’attuale edizione), fu votata la nascita dell’UNEP e venne istituita proprio la Giornata mondiale dell’ambiente, la cui prima edizione si tenne l’anno seguente (1973), sempre in Svezia.
Si trattò quindi di un momento decisivo per l’impegno della comunità internazionale in tema ambientale e la manifestazione del 5 giugno vuole collegarsi idealmente a quei momenti pioneristici per trovare linfa ed energia rinnovate per la sua difficile missione.
Il valore economico della natura e della sua tutela
Only One Earth, una sola Terra. Il nostro pianeta è unico e costituisce un sistema in cui tutti gli elementi sono interdipendenti. L’interconnessione che governa l’ambiente terrestre è un possibile fattore di accelerazione e propagazione dei fenomeni degenerativi e distruttivi, ma può essere anche un veicolo di diffusione di interventi virtuosi e benefici.
Questo è vero sia per gli aspetti più specificamente ambientali e climatici, sia per quelli economici e finanziari.
“Sulla stessa barca”
Nell’aprile 2022 l’UNEP ha pubblicato un documento sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica degli oceani, dal titolo emblematico: In the same boat: ocean finance, inclusivity and social equity. Il testo sottolinea che rispettare le risorse idriche attraverso pratiche commerciali sostenibili produce benefici da molti punti di vista.
Economicamente, poiché gran parte delle attività globali dipendono direttamente o indirettamente dalle risorse oceaniche, si stima che i settori legati agli oceani (come la pesca, il trasporto marittimo e il turismo marino) contribuiscano per 1,5 trilioni di dollari all’economia globale, occupando circa 31 milioni di lavoratori.
Queste attività rappresentano uno degli assi portanti del sistema globale dell’economia e forniscono cibo, beni e mezzi di sussistenza a miliardi di persone in tutto il mondo. È evidente che salvaguardare l’ambiente naturale in cui queste attività si svolgono, mantenendolo in buona salute e produttivo, non può che avere ricadute positive su tutto il genere umano.
Il capitale verde, l’unico investimento utile
Importante anche l’influenza dell’ambiente sulla nostra salute e le sue conseguenze in campo economico. Come è stato recentemente rilevato a Nature in mind, il Convegno internazionale in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità 2022, gli ambienti alterati e degradati sono responsabili dell’aumento dei decessi, mentre gli ambienti sani proteggono la salute, forniscono servizi sicuri legati all’approvvigionamento di cibo e acqua, limitano gli eventi climatici estremi e svolgono un compito di regolazione nella trasmissione degli agenti infettivi.
Questi vantaggi in ambito medico-sanitario hanno una ricaduta anche in termini di valore economico. Tutelare gli ecosistemi e la biodiversità non solo previene le spese per le cure sanitarie relative a malattie “ambientali”, ma evita anche di effettuare onerosi investimenti per la messa in sicurezza degli ambienti degradati e a rischio per la popolazione.
L’unico investimento conveniente è quello nel “capitale naturale”, che non produce profitti immediati ma permette di risparmiare nel lungo periodo garantendo benessere e sopravvivenza a tutto il genere umano.
La ricchezza di uno Stato non è fatta solo di PIL
La storia mondiale recente parla di grandi progressi economici – nell’ultimo mezzo secolo il PIL del nostro pianeta è cresciuto del 370% – ma anche di una dilapidazione del patrimonio naturale con effetti disastrosi per le risorse economiche globali: nel 2021, a livello mondiale, le catastrofi naturali hanno provocato danni economici pari a 270 miliardi di dollari.
Il Prodotto Lordo dell’Ecosistema
Anche da questa prospettiva il valore economico della natura è un dato di realtà ed è stato fatto oggetto, dal 2020, delle ricerche di scienziati ed economisti. Secondo alcuni studiosi della Stanford University, per misurare il benessere di una comunità o di uno Stato è necessario prendere in considerazione, accanto al tradizionale PIL, un altro parametro che tenga conto dei benefici economici generati dalla natura. È il cosiddetto GEP (Gross Ecosystem Product)
Il “Prodotto Lordo dell’Ecosistema” è un modello che prende in esame moltissimi dati ambientali (estensione di foreste e di terreni fertili, tasso di biodiversità, livello di inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque…) e può essere combinato con gli indicatori economici tradizionali per valutare con maggiore efficacia gli impatti degli investimenti green nella prospettiva di una reale crescita sostenibile.
Una corsa a ostacoli
La natura dunque non è solo un incredibile scrigno di bellezza ma anche un patrimonio economico. La strada da percorrere sembrerebbe dunque tracciata e la giornata mondiale dell’ambiente 2022 ha lo scopo di illuminarne il percorso. Da più parti, però, nonostante il tempo a disposizione si riduca progressivamente e inesorabilmente, arrivano segnali non molto incoraggianti.
Banking on Climate Chaos 2022, il report promosso da più di 500 organizzazioni no profit, tra cui Rainforest Action Network, denuncia l’impegno finanziario di 60 grandi banche nel mondo a favore dell’industria legata all’estrazione di combustibili fossili. L’emergenza climatica non è bastata per limitare gli investimenti di questi enti in settori che mettono in discussione gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile.
La posizione ibrida dell’Unione Europea
Anche a livello istituzionale si incontrano scelte discutibili in tema ambientale. Il 18 giugno 2020 l’Unione Europea ha adottato un efficace modello di controllo sugli investimenti sostenibili, la cosiddetta “Tassonomia”, un report redatto da un gruppo di esperti per individuare le attività economiche sostenibili in grado di contribuire a raggiungere l’obiettivo “emissioni zero” entro il 2050, come stabilito dal Green Deal europeo.
Una recente proposta della Commissione intende però includere nel panel delle attività sostenibili anche quelle legate al gas e al nucleare, due fonti di energia fortemente controverse o inquinanti, che garantiscono profitti economici ma presentano rischi a livello ambientale.
Il problema della gestione delle scorie radioattive e delle conseguenze sul riscaldamento globale ha spinto un gruppo di europarlamentari a presentare una mozione contraria a una proposta che, oltre a contraddire gli impegni green dell’Unione, creerebbe confusione anche nel campo degli investimenti, accomunando attività economiche realmente sostenibili a quelle che si attribuirebbero una patente green di facciata. E da qui il pericolo di orientare ingenti risorse economiche verso investimenti apparentemente sostenibili ma in realtà a elevato impatto ambientale.
La Giornata dell’ambiente e le buone pratiche economiche
Numerosi studi dimostrano che esiste una correlazione tra imprese sostenibili e performance finanziarie. In genere, le aziende che rispettano i criteri ESG (Environment, Social, Governance) hanno maggiore solidità e redditività.
Sul sito della giornata mondiale dell’ambiente 2022 è disponibile una Guida pratica che fornisce alcuni suggerimenti per vivere in modo sostenibile e in armonia con la natura. Un’intera sezione è dedicata al campo della finanza: riportiamo qui di seguito i punti principali.
Che cosa dovrebbero fare le aziende
Le aziende, in collaborazione con le istituzioni finanziarie, i fondi di investimento, le compagnie di assicurazione, le banche commerciali e gli investitori in genere, devono materializzare il loro impegno per la costruzione di un futuro sostenibile. Ecco alcune buone pratiche:
- prevedere la “decarbonizzazione” dei propri clienti e privilegiare i titoli di società che perseguono elevati standard ESG;
- rendere noti i dati degli investimenti aziendali relativi a deforestazione, degrado del suolo, produzione di rifiuti e altre pratiche che danneggiano gli ecosistemi;
- effettuare investimenti in attività sostenibili, come la silvicoltura e la pesca, che ripristinano gli ecosistemi e apportano benefici sia all’uomo che alla natura;
- adottare politiche e obiettivi aziendali che spostino capitali, investimenti e finanziamenti verso attività che utilizzano plastica riciclata o materie prime sostenibili;
- assicurarsi che tutte le finanze aziendali interne – comprese le pensioni, i risparmi e le assicurazioni – siano mantenute in portafogli che sostengono iniziative sostenibili che non danneggiano il clima, la salute umana o la natura.
Che cosa dovrebbero fare i singoli investitori
Dalla prospettiva dei cittadini, vengono individuate alcune pratiche sostenibili che hanno il potere di ridisegnare le economie locali e nazionali attivando un processo di trasformazione e rigenerazione economica e sociale:
- investimenti etici: indirizzare gli investimenti verso attività responsabili dal punto di vista ESG e distogliere gli investimenti dalle aziende che hanno un forte impatto ambientale, come quelle coinvolte nella deforestazione, nell’inquinamento delle acque, nei combustibili fossili o nello sfruttamento intensivo delle risorse;
- soluzioni energetiche: nelle abitazioni e negli uffici, optare per sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti per salvare il pianeta e risparmiare con bollette più basse;
- risparmio energetico: isolare le abitazioni, spegnere le luci e i dispositivi elettronici quando non sono in uso, utilizzare elettrodomestici ad alta efficienza energetica, in modo da ridurre le emissioni e risparmiare denaro.
I progetti di Etica Sgr per l’ambiente
La giornata mondiale dell’ambiente condivide lo stesso DNA con le iniziative di Etica Sgr nel campo degli investimenti nella prevenzione e tutela del patrimonio naturale.
Lo testimoniano alcune iniziative green di Etica Sgr, come per esempio l’impegno a fianco di Treedom, che ha portato a piantare alberi in Africa e in Italia (Veneto e Sicilia), e di Rete Clima, una collaborazione che ha fruttato una nuova forestazione nell’area metropolitana di Milano.
Nuovi alberi per un futuro migliore
Nel 2021 Etica Sgr ha poi sviluppato la sua vocazione ambientale dando vita a una serie di progetti mirati in particolare al sostentamento delle foreste, in Italia e nel mondo. Questo è avvenuto nella foresta pluviale brasiliana dello Stato del Parà, un’area dall’alto tasso di biodiversità ma messa in pericolo da una crescente deforestazione, e in Lombardia e Sicilia, rispettivamente con la gestione di un’area boschiva a Pizzo Badile (BS) e con un progetto di riforestazione autoctona nel Parco delle Madonie (PA).
Queste iniziative, tutte certificate secondo gli standard nazionali e internazionali, hanno rappresentato per Etica Sgr anche l’occasione di verificare ulteriormente il proprio “comportamento aziendale” in termini di tutela ambientale. I progetti green hanno infatti comportato un beneficio reale in termini di riduzione della carbon footprint delle attività aziendali (pari all’annullamento di 80 crediti di carbonio) e un incremento dello stoccaggio di anidride carbonica.