Biodiversità: la Giornata della natura del 3 marzo è dedicata alla tutela di tutte le specie animali e vegetali selvatiche, componenti chiave della biodiversità mondiale. L’edizione 2021 si concentra in particolare sull’importanza delle foreste e dei loro ecosistemi.
Biodiversità: territorio
“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” una legge fisica che ci indica la strada per modelli comportamentali più innovativi, basati sul recupero e il reinserimento di materie prime e scarti nel circuito produttivo. Di pari passo corre il continuo degrado del territorio. Secondo il World Atlas of Desertification, realizzato dal Joint Research Centre della Commissione Europea, a livello globale, ogni anno, viene deteriorata una superficie pari a metà della dimensione dell’Unione Europea (4,18 milioni di km quadrati). Africa e Asia sono i continenti più colpiti. Oltre a essere una grave minaccia per la biodiversità, secondo lo studio, il Pianeta potrebbe perdere il 10% dei suoi raccolti a livello globale entro metà del secolo.
Biodiversità: flora e fauna
Problema gravissimo è la crescente deforestazione. Per la loro capacità di assorbire il carbonio, le foreste rappresentano l’oro verde del Pianeta. Un ruolo insostituibile a livello biologico ed economico.
Vivono all’interno o nei pressi delle foreste tra i 200 e i 350 milioni di persone in tutto il mondo, facendo affidamento per cibo, energia e anche medicinali su ecosistemi sempre più a rischio. Forests are our home. Le popolazioni indigene e le comunità locali sono in prima linea in questa relazione simbiotica tra l’uomo e la foresta: circa il 28% della superficie terrestre del mondo è attualmente gestita da popolazioni indigene, comprese alcune delle foreste più importanti del pianeta. Spazi centrali non solo per il loro benessere economico e personale, ma anche per le loro identità culturali. Le foreste sono oggi ancora più a rischio date le molteplici crisi planetarie che stiamo affrontando, dal cambiamento climatico, agli impatti sanitari, sociali ed economici della pandemia COVID-19, alla perdita di biodiversità.
L’inquinamento e il degrado del suolo contribuiscono alla riduzione della biodiversità. Questa ricchezza, che ha reso il nostro pianeta unico, è oggi seriamente minacciata. Uno studio della Lipu ha calcolato che entro il 2050 un milione di specie potrebbero essere a rischio estinzione: una responsabilità enorme.
L’attuale tasso di estinzione è di circa cento volte più elevato del normale e almeno i tre quarti delle specie animali potrebbero estinguersi nel giro di poche generazioni umane. Siamo infatti nel mezzo di un evento epocale: la sesta estinzione di massa delle storia del pianeta. Compito di tutti noi, comprese realtà come Etica Sgr è di evitare tutto questo.
Il 3 marzo è un’occasione per ammirare le altre forme di vita e riflettere sull’importanza della conservazione della biodiversità.
Biodiversità: l’importanza dell’acqua
Non si può parlare di natura e biodiversità senza menzionare l’acqua. Questo elemento così semplice dal punto di vista chimico, una combinazione di idrogeno e ossigeno (H2O), è fondamentale per la vita sulla Terra. L’acqua è alla base di tutti i processi metabolici e le trasformazioni chimiche che avvengano nelle cellule degli organismi viventi. Oceani, laghi, mari e fiumi rappresentano quindi un patrimonio straordinario per la biodiversità sulla Terra.
Eppure sono sempre più minacciati dall’utilizzo intensivo, dallo spreco di acqua dolce e dall’inquinamento: bottiglie, imballaggi ed altri rifiuti rischiano di soffocare la vita negli ambienti acquatici. L’inquinamento da plastica è ormai un problema per la biodiversità globale.
Etica Sgr è in prima linea sul tema: nel 2019 ha sottoscritto l’iniziativa “A line in the sand – The New Plastics Economy“, un accordo globale che si prefigge di eliminare il problema.
La Giornata della natura
La Giornata mondiale della natura è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2013. La data coincide con l’adozione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie in via d’estinzione appartenenti alla fauna e alla flora selvatica (Cites), siglata a Washington il 3 marzo 1973.
Gli obiettivi dichiarati sono: dare visibilità ai reati contro fauna e flora (per esempio il bracconaggio e il commercio illegale di animali e piante) e implementare azioni per debellarli, oltre ad aumentare la consapevolezza delle persone della moltitudine di benefici che la conservazione della natura offre alla nostra specie.
Etica Sgr è in prima linea anche per questo obiettivo. Maggiori info sul Report di Impatto.
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