Biodiversità, nel 2020 Etica Sgr ha firmato l’impegno del mondo della finanza (Finance for Biodiversity Pledge). Al momento del lancio la nostra società era l’unica società italiana tra i 26 firmatari dell’impegno per la biodiversità da parte del mondo della finanza (Finance for Biodiversity Pledge). Ad oggi sono 170 le istituzioni firmatarie, rappresentanti 22 trilioni di dollari di masse in gestione, che condividono le conoscenze, dialogano con le aziende e valutano l’impatto dei propri investimenti, fissando obiettivi specifici e rendicontando target e progressi.
Con il termine biodiversità si intende la varietà e l’abbondanza di specie che abitano un determinato ecosistema. Secondo l’ultimo rapporto dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, in italiano Piattaforma intergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici ), l’attività umana ha alterato il 75% delle superfici continentali e il 66% di quelle oceaniche, portando oltre 1 milione di specie animali e vegetali a rischio di estinzione. Sempre l’IPBES afferma che la causa principale di queste alterazioni sia la deforestazione, causata dalla richiesta di spazio per le attività agricole, d’allevamento e per l’urbanizzazione. Anche lo sfruttamento delle specie viventi e l’introduzione di specie aliene, l’inquinamento del suolo e delle acque e i cambiamenti climatici hanno un ruolo rilevante.
Ma mentre il cambiamento climatico è un tema sempre più rilevante nei piani strategici delle imprese, il tema della perdita di biodiversità non sembra ancora esserlo. Prendendo i dati CDP (ex Carbon Disclosure Project), delle quasi 10.000 imprese contattate dalla organizzazione non governativa per riportare i propri dati climatici, il 51% ha risposto al questionario. La stessa CDP ha contattato poco più di 2.000 società per riportare dati relativi alla deforestazione, e il tasso di risposta è solo del 22%
L’impegno del mondo della finanza
Il Finance for Biodiversity Pledge è un documento collettivo nato da un gruppo di istituzioni finanziarie europee che hanno lavorato attivamente come membri della Finance and Biodiversity Community dell’Unione Europea (F@B Community).
Nel documento, le istituzioni finanziarie invitano i leader mondiali a invertire la tendenza dell’ultimo decennio per quanto riguarda lo sfruttamento ambientale e si impegnano a collaborare, attivarsi e calcolare il proprio impatto sulla biodiversità, fissando degli obiettivi specifici in materia entro il 2024 e rendicontandoli in maniera appropriata.
Etica Sgr, come sottoscrittore del documento, riconosce che la biosfera terrestre, che è posta sotto uno stress crescente, è alla base della resilienza umana e del progresso. In qualità di istituzione finanziaria, pone l’accento sul bisogno di proteggere la biodiversità e di invertire la perdita di risorse naturali in questo decennio.
Il Finance for Biodiversity Pledge è stato lanciato nel corso di Nature for Life Hub a margine della 75a Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Perché Etica Sgr sottoscrive questo impegno
«La biodiversità è il tratto distintivo degli ecosistemi e fornisce un insieme di servizi dal valore inestimabile per la società in relazione a salute, benessere e crescita economica. La biodiversità rappresenta un tema di carattere sistemico che deve essere affrontato da policy-maker, investitori e società civile. Sottoscriviamo volentieri questo impegno, perché siamo profondamente convinti che la finanza, in quanto strumento fondamentale al servizio dell’economia, debba avere un ruolo da protagonista nel favorire lo sviluppo sostenibile, indirizzando gli investimenti dei fondi verso imprese che hanno un impatto ambientale positivo. In qualità di investitore responsabile Etica Sgr si impegna a rafforzare costantemente il proprio processo di investimento per identificare, valutare e gestire i rischi correlati alla biodiversità e dialogare con le società su questo tema».
Luca Mattiazzi, Direttore Generale di Etica Sgr.
«In quanto investitori sostenibili e responsabili con un orizzonte temporale di lungo periodo, valutiamo positivamente la sempre maggiore attenzione degli investitori e delle imprese all’emergenza climatica, ma la crisi non è solo climatica, è ambientale.
Etica Sgr è impegnata ad integrare nella sua analisi le emissioni di CO2e con altri driver di rischio ambientale, come l’inquinamento da plastica e fertilizzanti o la deforestazione necessaria per agricoltura e allevamento».
Aldo Bonati, Stewardship and ESG networks Manager di Etica Sgr
L’impegno, o Pledge, da parte del mondo finanziario rispetto alla biodiversità rimane aperto a nuovi sottoscrittori (banche, assicurazioni, società di gestione del risparmio, fondi pensione e fondi a impatto), da ogni angolo del Pianeta.
L’impegno di Etica per la biodiversità e la gestione delle risorse idriche
Partendo dalla consapevolezza che la biodiversità è un tema complesso ed interconnesso con tante altre sfide ambientali, Etica ha individuato i due ambiti per i quali fosse possibile reperire dati quantitativi e standardizzati: lo sfruttamento delle risorse idriche e la deforestazione.
Grazie all’utilizzo dei framework di CDP (ex Carbon Disclosure Project) e del Science Based Target Network (SBTN), dal 2021 il team di Analisi e Ricerca ha monitorato le società presenti nei portafogli per quanto riguarda la presenza di obiettivi per eliminare la deforestazione o per ridurre il proprio consumo idrico e ha avviato delle iniziative di dialogo con le società che presentavano maggiori margini di miglioramento.
Alle società individuate come rilevanti sul tema della deforestazione, è stato chiesto di dotarsi di un target allineato allo scenario AFI “Zero deforestation from 2020 and zero conversion of natural habitats in the value chain from 2030”.
Alle società con più ampi margini di miglioramento sulla gestione delle risorse idriche, è stato proposto di dotarsi di un target allineato alla metodologia “Contextual water targeting”, sviluppata dal CEO Water Mandate dell’UNGC, che chiede obiettivi di riduzione del consumo idrico di tipo locale, a seconda dello stress idrico dei diversi impianti, integrando anche per la propria catena di fornitura.
Riguardo il tema della deforestazione, un esempio positivo è il dialogo con Reckitt Benckiser, multinazionale inglese attiva nella produzione di beni di consumo per la salute, l’igiene e la nutrizione. La società utilizza nella sua produzione commodities critiche per la deforestazione, in particolare gomma, carta e olio di palma. È stato valutato positivamente l’approccio della società e i suoi target per ridurre la potenziale deforestazione causata dall’approvvigionamento di questi materiali.
Relativamente al tema della gestione delle risorse idriche, un esempio positivo è quello di Umicore, società belga specializzata nella lavorazione e nel riciclo dei metalli. La società, a seguito anche degli incontri con Etica Sgr degli ultimi due anni, ha annunciato pubblicamente un piano di azione per la riduzione del consumo idrico a livello di impianto, concentrandosi in maniera prioritaria sugli impianti localizzati in aree a forte stress idrico.
Oltre al monitoraggio delle società nei portafogli, Etica Sgr si è impegnata a collaborare e a condividere le proprie esperienze con gli investitori. 2021, 2022 e 2023 hanno visto la partecipazione di Etica a numerosi convegni e incontri, organizzati da istituzioni rilevanti sul tema quali PRI e la Convention on Biological Diversity (CBD). A proposito della CBD, Etica ha sottoscritto una dichiarazione con altri investitori richiedendo agli Stati membri della Convenzione di sviluppare un insieme di regole, il Global Biodiversity Framework (GBF), solido e ambizioso. Grazie alla credibilità del suo approccio sul tema, Etica Sgr è citata tra le buone pratiche degli investitori nelle linee guida del Finance for Biodiversity Pledge 2022.
Si prega di leggere le Note legali.