Banca d’Italia sceglie la finanza sostenibile e responsabile. La Banca centrale italiana ha di recente dichiarato di aver modificato le modalità di gestione dei propri investimenti finanziari, attribuendo un peso maggiore ai fattori che favoriscono una crescita sostenibile, attenta alla società e all’ambiente. Aumenteranno anche le risorse destinate alle imprese con un migliore approccio ESG (ambientale, sociale e di governance).
La decisione è dettata dall’obiettivo di valorizzare la responsabilità sociale delle imprese e di migliorare la gestione del rischio finanziario e reputazionale. Banca d’Italia si impegna, quindi, a sostenere la finanza sostenibile e responsabile privilegiando, nelle proprie scelte di investimento, imprese che adottano prassi virtuose centrate su un approccio ESG.
Da quest’anno #Bankitalia ha deciso di adottare una strategia di investimento che integra considerazioni Enviromental, Social,Governance (ESG) nella gestione del proprio portafoglio azionario. Così oggi #Visco al #FestivalSviluppoSostenibile. Qui il testo: https://t.co/zO0qNRFcJ4 pic.twitter.com/kfgmwvShdk
— Banca d’Italia (@bancaditalia) 21 maggio 2019
La finanza sostenibile protagonista: Etica Sgr è “moderna” da venti anni
Le dichiarazioni della Banca d’Italia confermano la necessità di indirizzare gli investimenti verso una finanza sostenibile e responsabile. Una direzione intrapresa da alcune realtà dell’industria del risparmio gestito – come Etica Sgr già dal 2000 – e, in un certo senso, sorprendono per il ritardo col quale giungono.
Il cambiamento climatico è la sfida più grande del pianeta e non fa molta differenza se gli episodi si concentrano sul nostro Paese o su un altro, in quanto i costi si ripercuotono su più fronti. L’innalzamento della temperatura e gli eventi atmosferici sono sempre più estremi. La deforestazione e il degrado del suolo, che colpiscono aree sempre più vaste della Terra, comportano immense conseguenze sociali, geopolitiche, economiche e finanziarie.
Accogliamo in modo molto positivo le dichiarazioni e gli impegni di Banca d’Italia. Si può fare molto di più per regolare il mercato in coerenza con gli impegni presi da Unione Europea sui cambiamenti climatici, dato che ha il potere di regolare ed indirizzare i mercati.
Ugo Biggeri, Presidente di Etica Sgr
La decisione di Banca d’Italia di modificare il proprio portafoglio di investimento puntando su “fattori che favoriscono una crescita sostenibile, attenta alla società e all’ambiente” è una scelta che tutti i mandati di gestione dei grandi investitori istituzionali (assicurazioni, banche, fondi pensione, corporation, ecc.) avrebbero dovuto implementare da tempo.
Etica Sgr è convinta che bisogna fare molto di più: «La strada per uscire da una direzione segnata c’è, ma è fondamentale avere più coraggio» dichiara il Presidente Ugo Biggeri «bisogna favorire un approccio che porta gli investimenti nell’economia reale e più in particolare nella finanza verde: questa infatti genera innovazione, posti di lavoro e sostenibilità».
In Etica Sgr ci prefiggiamo un obiettivo molto sfidante: quello di provare a contaminare il mondo della finanza con il nostro approccio etico e con l’intento di stimolare il cambiamento.
Questo è esattamente ciò che dice il nostro Statuto: “Etica Sgr si propone di rappresentare i valori della finanza etica nei mercati finanziari e di sensibilizzare il pubblico e i partner nei confronti degli investimenti socialmente responsabili e della responsabilità sociale d’impresa” (art. 4 Statuto di Etica Sgr).
Questo è ciò che cerchiamo di fare quotidianamente con il nostro lavoro, analizzando aziende e confrontandoci con le stesse per cercare di orientarle verso uno sviluppo sempre più sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale.
Etica Sgr per il cambiamento climatico
Recentemente il premio Nobel per l’economia è stato assegnato a due studiosi americani per aver approfondito l’inter-relazione tra i cambiamenti climatici e l’economia (Bill Nordhaus) e l’innovazione e la crescita a lungo termine (Paul Romer).
In particolare, spiega il Comitato per il Nobel Norvegese, “…hanno disegnato metodi per indirizzare alcune delle nostre domande sul come ricreare e tenere in piedi una crescita economica sostenibile”. Argomenti che rappresentano da sempre la stella Polare per Etica Sgr, pioniera in Italia nella finanza sostenibile e responsabile.
In questo contesto abbiamo pensato di rispondere con una nuova soluzione di investimento: Etica Impatto Clima. Il fondo comune che investe in titoli emessi da aziende e Stati che hanno scelto la sostenibilità ambientale per sviluppare il proprio business.
Una soluzione pensata per il risparmiatore che desidera realizzare opportunità di rendimento puntando ad un’economia a basso impatto di carbonio, sempre nel rispetto dei diritti umani.
Etica Sgr per l’ambiente
Etica Sgr è da sempre in prima linea sul tema del cambiamento climatico e più in generale sul tema ambientale. Nel nostro DNA l’approccio ambientale è, però, sempre valutato anche rispetto alla dimensione sociale e di governance (ESG).
Questo approccio tridimensionale, che abbiamo intrapreso circa venti anni fa, sta vivendo un crescente riconoscimento globale, corroborato dalla transizione verso un’economia resiliente e a basse emissioni di carbonio. Siamo convinti che il disinvestimento sia la strada maestra, bisogna però sempre valutare anche gli effetti in termini di implicazioni sul lavoro e, in modo più ampio, sulla comunità.
È per questo che Etica Sgr intende perseguire una transizione giusta, in linea con l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico 2015, al fine di accelerare l’azione per il clima in modo da raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Tanto è vero che abbiamo sottoscritto la campagna “Statement of Investor Commitment to Support a Just Transition on Climate Change” (Dichiarazione di impegno degli investitori per una transizione giusta ad un’economia a basso impatto per il clima). Iniziativa che nasce in seguito agli eventi a cui abbiamo partecipato con PRI e ICCR.
Riteniamo che Etica Sgr si collochi al momento decisamente alla frontiera dell’impegno sul tema ambientale all’interno del mondo della finanza nel panorama mondiale, avendo da sempre escluso carbone e petrolio, lavorando progressivamente per un miglioramento nelle strategie di decarbonizzazione e di abbandono delle fonti fossili e contribuendo in modo importante a quell’azione dal basso per il cambiamento politico in questa direzione che incide sui comportamenti delle imprese.
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