Tema di voto: ambiente

Le imprese hanno un impatto significativo sull’ambiente, ad esempio in relazione alle emissioni di gas climalteranti e di sostanze dannose per la salute, allo sfruttamento di foreste, risorse idriche e altre risorse naturali e alla creazione di rifiuti. Gli azionisti responsabili devono ricordare alle società nelle quali investono che le risorse naturali sono limitate, sia in qualità che in quantità, e che è necessario e urgente «rispondere alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie» (Rapporto Brundtland, ONU, 1987).

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Di seguito si presentano alcuni ambiti e/o temi su cui Etica Sgr si propone di dialogare, principalmente ma non esclusivamente con le aziende in cui investe, e/o di votare a eventuali mozioni degli azionisti sugli stessi.

3.1 Politiche ambientali (SDG 13)

SDG 13La performance dell’impresa va valutata anche in base al suo impatto ambientale al quale gli azionisti si interessano con sempre maggiore attenzione, anche ma non esclusivamente in relazione al tema del cambiamento climatico.

In particolare, Etica Sgr è orientata a dialogare, tra gli altri, sui seguenti argomenti (nonché a votare a favore di eventuali mozioni degli azionisti a riguardo):

  • produrre report dettagliati sull’impatto ambientale dei processi e dei prodotti, preferibilmente utilizzando indicatori oggettivi di performance (es. quantità di CO2 emessa per ogni dipendente o per unità di prodotto);
  • realizzare policy dirette all’efficienza della gestione delle risorse, preferibilmente finalizzate al conseguimento di certificazioni riconosciute a livello internazionale;
  • realizzare sistemi e procedure volti alla minimizzazione dell’impatto ambientale (ad es. cleaner technologies, trasparenza sulle modalità di raccolta differenziata dei prodotti inutilizzabili e altre modalità di riciclo eventualmente utilizzate);
  • pubblicare informazioni sulle buone pratiche messe in atto dall’impresa.
  • 3.1.1 Packaging sostenibile (SDG 12)

    SDG 12La sostenibilità coinvolge tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto e ne comprende i diversi aspetti, a partire dalla supply chain, senza prescindere dai requisiti funzionali di imballaggio del prodotto contenuto.

    Il packaging dei prodotti di consumo può implicare un elevato impatto ambientale, sia in termini di produzione di rifiuti sia di emissioni nell’aria. Le confezioni composte da metallo e plastica comportano un elevato consumo di energia ed emissioni nel corso della loro produzione, derivante dall’utilizzo di prodotti minerali e petroliferi.

    È necessario, pertanto, intervenire su materiali, forme e tecnologie al fine di ottimizzare risorse ed energie nella produzione, facilitarne l’uso e la dismissione.

    In particolare, Etica Sgr è orientata a dialogare, tra gli altri, sui seguenti argomenti (nonché a votare a favore di eventuali mozioni degli azionisti a riguardo):

    • adottare policy che richiedano di creare prodotti più facilmente utilizzabili e riciclabili;
    • adottare policy che richiedano di incorporare nel prezzo il costo della gestione dei rifiuti;
    • adottare tecniche di imballaggio dei prodotti con materiale biodegradabile e compostabile (ove possibile) oppure riciclabile e comunque proveniente da materie prime rinnovabili;
    • effettuare una valutazione dei rischi-benefici derivanti dall’utilizzo di packaging poco sostenibili (es. LCA).

3.2 Acqua (SDG 14)

SDG 14L’acqua è il bene più prezioso per lo sviluppo della vita umana ma anche per la sicurezza collettiva (attività produttive). Per la sua scarsità l’acqua rischia di diventare una risorsa strategica nel prossimo futuro, soprattutto perché aumentando le disuguaglianze sul piano dell’accesso si potrà assistere a maggiori conflitti tra i diversi utilizzi e fra le categorie di utilizzatori.

Il mancato accesso all’acqua potabile e a validi sistemi di depurazione caratterizza ancora oggi alcuni Paesi europei e alcune regioni italiane,  presentando maggiore criticità nel Sud, dove le reti idriche sono spesso deteriorate e presentano perdite importanti.

Etica Sgr ritiene di dover richiamare l’attenzione degli azionisti anche sulle politiche di gestione delle imprese e istituzioni rispetto agli usi della risorsa e al volume di acqua prelevata o consumata per cicli produttivi.

In particolare, Etica Sgr è orientata a dialogare, tra gli altri, sui seguenti argomenti (nonché a votare a favore di eventuali mozioni degli azionisti a riguardo):

  • rendicontare i consumi idrici;
  • fissare obiettivi di riduzione dei consumi idrici;
  • investire per aumentare l’efficienza dei consumi idrici;
  • redigere documenti in cui si valutano i consumi d’acqua per ogni divisione o ciclo produttivo e le politiche aziendali volte alla minimizzazione degli sprechi idrici (attività di water management), preferibilmente usufruendo di indicatori oggettivi (ad es. quelli contenuti nel questionario “CDP Water”);
  • monitorare e dichiarare il livello di inquinamento prodotto dal ciclo produttivo sulle falde acquifere e di impatto ambientale nel caso di sfruttamento di sorgenti, anche in relazione a quanto previsto dalla normativa vigente;
  • rendere pubbliche le politiche attivate per attenuare l’impatto dell’attività aziendale sull’uso di acqua potabile (raccolta acqua piovana, ciclo chiuso di riutilizzo) soprattutto in aree geografiche caratterizzate da scarsità d’acqua (es. in caso di prelievo da pozzi che attingono da falde acquifere locali);
  • introdurre sistemi di riduzione del consumo idrico per unità di prodotto con evidenziazione sul prodotto fornito del volume di acqua utilizzata;
  • valorizzare tecnologie a basso consumo di acqua soprattutto a livello di produzioni agricole intensive, di produzioni industriali e di uso idroelettrico;
  • sviluppare un Water Footprint Assessment secondo le linee guida della ISO 140046 o altri standard riconosciuti.

Più specificatamente, per le aziende, pubbliche o private, che gestiscono le risorse idriche per uso umano:

  • rendere note le politiche volte al controllo del livello delle tariffe;
  • riconoscere e garantire il diritto all’acqua (fascia di consumo 40/50 litri al giorno a persona garantito per legge) e applicare sistemi tariffari progressivi per fasce di consumo, differenziate per usi (ad es. alimentare o civico);
  • dettagliare ed evidenziare nei bilanci e relazioni gli investimenti effettuati per la gestione del ciclo completo dell’acqua (ad es. manutenzione degli acquedotti, qualità dell’acqua e politiche di riduzione dei consumi);
  • promuovere e sostenere campagne di riduzione dei consumi e di salvaguardia ambientale della risorsa;
  • valorizzare la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori (ad es. tramite Forum degli Stakeholders) nella definizione delle politiche aziendali di gestione delle risorse idriche;
  • prevedere tariffe rivolte a fasce sociali deboli.

3.3 Cambiamento climatico (SDG 13)

SDG 13Gli azionisti sono sempre più preoccupati per i potenziali effetti che i gas serra emessi dalle imprese e dai loro prodotti possono avere sui cambiamenti del clima.

In particolare, Etica Sgr è orientata a dialogare, tra gli altri, sui seguenti argomenti (nonché a votare a favore di eventuali mozioni degli azionisti a riguardo):

  • rendicontare le emissioni;
  • fissare target di riduzione delle emissioni, preferibilmente di tipo Science Based[1];
  • investire per un’economia a basse emissioni;
  • monitorare le emissioni di CO2 e altri gas climalteranti e impegnarsi per una loro rapida e significativa riduzione (ad es. Etica Sgr raccomanda la partecipazione al questionario “CDP Climate Change);
  • pubblicare eventuali strategie per rispondere in modo adeguato alla crescente pressione esercitata dal legislatore, dai concorrenti e dall’opinione pubblica per ridurre le emissioni;
  • legare la remunerazione dei manager anche al raggiungimento di obiettivi di carattere ambientale;
  • rendere noti eventuali programmi per l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e per aumentare l’efficienza energetica degli stabilimenti e dei prodotti in modo da conseguire una significativa riduzione dei consumi;
  • fornire informazioni sulla certificazione ambientale degli stabilimenti e pubblicare eventuali piani di certificazione;
  • rendere noti i progressi nella riduzione della quantità dei materiali utilizzati, a parità di volume produttivo (dematerializzazione);
  • calcolare la Carbon Footprint in termini di tonnellate di CO2 associata ad uno specifico prodotto o servizio aziendale.

[1] i target di riduzione delle emissioni sono science-based se allineati agli obiettivi di decarbonizzazione necessari a mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi rispetto alle temperature preindustriali, come stabilito nell’Accordo di Parigi del 2015

3.4 Sfruttamento delle foreste (SDG 15)

SDG 15Secondo le Nazioni Unite ogni minuto scompaiono foreste per un’estensione che corrisponde a 33 campi di calcio e 112.600 km2 all’anno (Fonte: FAO, State of the World Forest, 1999). Le foreste in pericolo ospitano il 50% delle specie animali, 200 milioni di indigeni in tutto il mondo e milioni di alberi che assorbono l’anidride carbonica e mitigano gli effetti dei cambiamenti climatici.

In particolare, Etica Sgr è orientata a dialogare, tra gli altri, sui seguenti argomenti (nonché a votare a favore di eventuali mozioni degli azionisti a riguardo):

  • rendicontare l’impatto della propria attività in termini di deforestazione;
  • in relazione alla produzione di olio di palma, tracciare la catena di fornitura;
  • in relazione all’olio di palma, fissare obiettivi di approvvigionamento da fornitori certificati RSPO;
  • introdurre politiche che proibiscano la commercializzazione di prodotti che contengono materiali provenienti da foreste secolari protette;
  • valutare e rendicontare l’impatto dell’approvvigionamento e dell’utilizzo delle materie prime sulla deforestazione e sui diritti umani;
  • introdurre o rendere più efficaci le politiche di gestione sostenibile delle foreste (ad es. in base agli standard FSC – Forest Stewardship Council).

3.5 Organismi geneticamente modificati (SDG 2)

SDG 2La produzione di OGM per scopi non medici può presentare rischi ambientali connessi alle coltivazioni di queste specie (ad esempio l’inquinamento ambientale, i cambiamenti nelle modalità di coltivazione tradizionale e la minaccia della biodiversità locale) e rischi sociali, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo (ad esesempio le espropriazioni di terre ai contadini locali da parte delle società produttrici).

In particolare, Etica Sgr è orientata a dialogare, tra gli altri, sui seguenti argomenti (nonché a votare a favore di eventuali mozioni degli azionisti a riguardo):

  • essere trasparenti in merito all’uso di ingredienti di alimenti provenienti da vegetali o animali geneticamente manipolati;
  • rendere conto dei costi ambientali e finanziari, dei rischi e dei benefici associati alla produzione e al consumo di prodotti che contengono ingredienti geneticamente modificati;
  • sviluppare un sistema di tracciabilità delle materie prime/ingredienti, monitorando costantemente fornitori e partner commerciali.

3.6 Diritti degli animali (SDG 15)

SDG 15Etica Sgr rispetta la vita in tutte le sue forme prendendo in considerazione l’unità e, al tempo stesso, la diversità degli esseri viventi.

Pur ritenendo di non poter escludere l’uso di animali per la sperimentazione di farmaci, Etica Sgr ritiene che, da parte delle compagnie farmaceutiche, debba essere assicurata la massima trasparenza agli azionisti.

In particolare Etica Sgr è orientata a dialogare, tra gli altri, sui seguenti argomenti (nonché a votare a favore di eventuali mozioni degli azionisti a riguardo):

  • essere trasparenti nella pubblicazione di dati sui test effettuati sugli animali;
  • estendere eventuali politiche sull’uso dei test a tutti i laboratori, indipendentemente dalla dislocazione geografica;
  • adottare politiche specifiche per migliorare le condizioni dell’allevamento degli animali lungo la catena di fornitura, a tutela della salute dell’animale e umana.