Il Rischio ESG (di cui il Rischio E è una variante) è una metrica di rischio proprietaria di Etica Sgr, elaborata dall’Area Risk Management.
Il Rischio ESG (acronimo di Environmental, Social, Governance) calcola il rischio derivante da fattori riconducibili a problematiche ambientali, sociali e di governance , che abbiano impatto sulle performance dei titoli di un fondo comune d’investimento.
Il Rischio E (la E sta per Environmental) è una variante del Rischio ESG e calcola il rischio derivante da fattori riconducibili prevalentemente a problematiche ambientali, che abbiano impatto sulle performance dei titoli di un fondo comune d’investimento.
Obiettivo di sostenibilità dei fondi di Etica Sgr
Il Rischio ESG (e il Rischio E nel caso di Etica Impatto Clima) è l’indicatore che meglio sintetizza l’obiettivo di sostenibilità perseguito dai fondi Etica Azionario, Etica Bilanciato ed Etica Impatto Clima (più specificatamente, per Etica Impatto Clima, si fa riferimento al Rischio E), prodotti classificati ex articolo 9 del Regolamento UE 2019/2088.
La metrica, calcolata a partire dai punteggi di sostenibilità elaborati dall’Area Analisi e Ricerca di Etica Sgr attraverso la metodologia proprietaria ESG EticApproach®️, valuta sinteticamente la sostenibilità degli emittenti e, in aggregato, dei portafogli. L’obiettivo di sostenibilità, secondo quanto previsto dall’art. 9 del Regolamento 2019/2088, si traduce per i fondi sopra menzionati nella definizione di un prefissato limite percentuale di Rischio ESG (o Rischio E per Etica Impatto Clima), inferiore al livello massimo teorico implicito nel modello utilizzato per stimare il rischio di sostenibilità.
A che cosa serve calcolare il rischio negli investimenti?
Uno dei principali obiettivi dell’investimento è senza dubbio il rendimento. Tuttavia non esiste rendimento senza rischio. Pertanto è necessario monitorare le variabili di rischio che potrebbero determinare un impatto negativo sulle performance degli investimenti. Alcuni esempi sono: il rischio di variazione del tasso di interesse e il rischio connesso al cambio di valute.
La storia recente ci ha dimostrato che il rischio – e quindi la potenziale perdita di rendimento – può derivare anche da fattori riconducibili a problematiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Eppure, fino a poco tempo fa, non esistevano misurazioni soddisfacenti per valutarle. Ci ha pensato Etica Sgr.
Il Risk Management di Etica Sgr ha realizzato una metrica proprietaria dal connotato statistico e predittivo in grado di stimare ex ante il “Rischio ESG”.
Come funziona?
Ad ogni titolo presente nel portafoglio, viene assegnato un punteggio ESG: più alto ai titoli di aziende e Paesi virtuosi, più basso a quelli meno attenti a queste tematiche. Tutto ciò permette di organizzare i titoli in classi di Rischio ESG (o Rischio E per il fondo Etica Impatto Clima). Data questa distribuzione, risulta che il Rischio ESG (o Rischio E) è tanto più basso quanto più i titoli virtuosi in termini ambientali, sociali e di governance (o ambientali per il Rischio E) si concentrano nelle classi con punteggio più elevato.
Integrazione del Rischio ESG nell’approccio all’investimento di Etica Sgr
Tale metrica contribuisce alla definizione dell’Universo Investibile: in fase di selezione degli emittenti, oltre ai criteri di screening negativo, l’attribuzione di un punteggio di sostenibilità e l’applicazione dell’approccio best in class, si valuta anche il Rischio ESG (o rischio E per Etica Impatto Clima), per creare Universi Investibili con rischi di sostenibilità inferiori alle soglie prefissate dalla Società (livello massimo teorico implicito) e non discontinui nel corso del tempo, a tutela e nell’esclusivo interesse dei sottoscrittori.
Attraverso tale modello, Etica Sgr valuta altresì gli impatti del rischio di sostenibilità sui rendimenti dei prodotti finanziari, calcolando, per i diversi portafogli, le performance aggiustate per il rischio in termini ESG.
Rischio ESG: perché conviene?
La metrica di Rischio ESG definita da Etica Sgr apre la strada per l’introduzione di un approccio innovativo e rigoroso, grazie anche al fatto che è stata dimostrata l’esistenza di una forte correlazione statistica con il tradizionale rischio finanziario di portafoglio (il VaR non diversificato).
In conclusione è possibile affermare che avere un approccio all’investimento che considera anche tematiche extra finanziarie è premiante nel lungo periodo.
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I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.