Clima e finanza etica: l’impegno dei cattolici per salvaguardare il Pianeta

Il cambiamento climatico non è solo un fattore di rischio ambientale, ma rappresenta una sfida che coinvolge profondamente i valori, le convinzioni e l’umanità. Nel contesto cattolico, la salvaguardia del creato è radicata nella convinzione che la Terra sia un dono di Dio, affidato alle persone per essere custodito e tramandato. Nel 2015 Papa Francesco, con l’enciclica Laudato Si’, ha ridefinito il rapporto tra fede e ambiente, invitando i credenti ad assumere un ruolo attivo nella protezione della “casa comune”.

Questo documento, uno dei pilastri della dottrina sociale contemporanea della Chiesa, non si limita a denunciare le cause della crisi climatica, ma propone una visione integrale. Il Papa richiama all’importanza di un’economia che non sfrutti, ma rispetti i limiti del pianeta, promuovendo la giustizia sociale e la solidarietà verso i più vulnerabili.

La finanza etica emerge in questo contesto come un potente strumento per trasformare i principi morali in azioni tangibili. Investire in progetti sostenibili e responsabili significa allineare le risorse economiche con i valori di giustizia, equità e cura del creato. La finanza, tradizionalmente vista come distante dai principi etici, può diventare una leva per il cambiamento, creando un ponte tra crescita economica e sostenibilità.

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Linee guida cattoliche per una finanza responsabile

Per tradurre questa visione in pratica, il Vaticano ha pubblicato nel 2022 il documento Mensuram Bonam. Questa guida, stilata dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, rappresenta un tentativo concreto di orientare le istituzioni cattoliche e i singoli investitori verso una gestione delle risorse responsabile e coerente con i valori cristiani. Essa delinea criteri chiari per escludere settori dannosi, come quello dei combustibili fossili e delle armi, favorendo invece investimenti orientati alla promozione del bene comune..

Il documento non è solo teorico. Iniziative come la conferenza di Londra, che si è svolta a novembre 2024 e ha riunito novanta esperti del settore finanziario e responsabili ecclesiastici provenienti da sedici Paesi, dimostrano come il mondo cattolico stia costruendo alleanze globali tra esperti finanziari, istituzioni religiose e governi per armonizzare criteri e strategie. La collaborazione è vista come un passaggio essenziale per superare le frammentazioni esistenti e amplificare l’impatto positivo delle risorse economiche investite.

Parallelamente, lo studio sul Faith-Consistent Investing evidenzia le opportunità e le sfide di un mercato globale sempre più sensibile ai principi etici che toccano aspetti ambientali e sociali. La ricerca propone strategie per uniformare le pratiche a livello internazionale, aiutando le istituzioni religiose a massimizzare l’efficacia dei loro investimenti.

L’ascesa degli investimenti cattolici a impatto 

Negli ultimi anni, il mercato degli investimenti cattolici a impatto ha conosciuto una crescita esponenziale. Oggi, il valore complessivo degli asset coerenti con la fede è stimato in 1.750 miliardi di dollari. Questo incremento non è casuale, ma il risultato di una maggiore consapevolezza sulle potenzialità della finanza come strumento per affrontare le sfide globali.

Un esempio concreto è la Catholic Impact Investing Collaborative (CIIC), una rete globale che connette investitori cattolici, istituzioni religiose e professionisti del settore finanziario con l’obiettivo di mobilitare risorse significative per progetti che abbiano un impatto sociale e ambientale positivo. Nata per promuovere la coerenza tra fede cattolica e pratiche di investimento, la CIIC si concentra su iniziative che affrontano sfide globali come il cambiamento climatico, l’accesso all’energia pulita e l’inclusione economica.

La CIIC ha fissato un obiettivo ambizioso: mobilitare 40 miliardi di dollari per sostenere progetti di energia rinnovabile, sviluppo sostenibile e giustizia sociale. Questo impegno si inserisce nel più ampio quadro di promozione del concetto di impact investing, riferito a investimenti che mirano non solo a generare valore economico, ma anche e soprattutto a creare un impatto positivo e misurabile sulla società e sull’ambiente. In particolare, supporta:

  • Transizione energetica. La CIIC sostiene progetti che favoriscono la transizione energetica, come la creazione di infrastrutture per energie solari ed eoliche. Per esempio, l’Environmental Solutions Fund sostenuto dalla CIIC ha contribuito alla creazione di oltre 5.1 gigawatt di energia pulita;
  • Inclusione economica. Particolare attenzione è rivolta a programmi che migliorano le condizioni di vita delle comunità vulnerabili, ad esempio attraverso lo sviluppo di microimprese e la promozione di pratiche agricole sostenibili e di supporto alla biodiversità.
  • Educazione finanziaria. Fornisce strumenti per allineare i portafogli finanziari con i valori della fede.

La CIIC rappresenta un modello di come le comunità di fede possano giocare un ruolo cruciale nella trasformazione del sistema economico globale, allineando valori spirituali ed esigenze materiali per affrontare le sfide del XXI secolo. Un altro esempio concreto di investimento a impatto è quanto portato avanti dall’ordine religioso Sisters of Mercy, la cui visione si ispira ai principi dell’ecologia integrale, promossa da Papa Francesco, e mira a sostenere progetti che rispettano la dignità umana e proteggono l’ambiente. Il 63% del loro portafoglio è, infatti, investito in strategie ESG (ambientali, sociali e di governance) sui mercati pubblici, dimostrando un impegno verso la sostenibilità a lungo termine. Le Sisters of Mercy non si limitano a investire, ma partecipano attivamente a campagne di shareholder advocacy, utilizzando il loro peso come azioniste per spingere le aziende a migliorare le pratiche lavorative, rispettare i diritti umani e ridurre il proprio impatto ambientale.

Il ruolo della finanza etica nel contrasto al cambiamento climatico

Il cambiamento climatico è una realtà globale e tangibile e richiede interventi urgenti e coordinati a livello internazionale, poiché ha un impatto significativo sull’economia e genera costi elevati per le persone e le comunità.

Un approccio di investimento responsabile, oggi più che mai, necessita di integrare considerazioni legate al cambiamento climatico. Questo principio guida da sempre l’impegno di Etica Sgr che ha scelto di escludere dai propri investimenti le società attive nei settori del carbone e del petrolio o particolarmente esposte ad attività correlate, orientando le scelte di investimento verso aziende che integrano tematiche ambientali e sociali nel proprio modello di business.

Ridurre le emissioni e salvaguardare il clima sono sfide cruciali e impellenti, alle quali si affiancano obiettivi come la promozione della Pace, la lotta alla povertà, il rispetto per i diritti umani e la salute come diritto fondamentale per tutti.

Solo investendo in società che pongono la sostenibilità al centro delle loro strategie è possibile promuovere una crescita economica solida, inclusiva e duratura.

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