I mercati stanno lanciando segnali discordanti, generando grande incertezza tra gli investitori. In questo scenario volatile, caratterizzato da variazioni nei tassi di interesse e inflazione elevata, le obbligazioni a breve termine possono offrire una tutela a quegli investitori che intendono mettere al riparo la liquidità del conto corrente e proteggere il capitale.
Cosa sono le obbligazioni a breve termine
Nel panorama degli investimenti, le obbligazioni a breve termine stanno giocando una partita sempre più importante, soprattutto alla luce delle attuali incertezze dei mercati, caratterizzati da alta volatilità e inflazione diffusa.
Come tutte le obbligazioni, infatti, sono titoli che conferiscono all’investitore il diritto a ricevere, alla scadenza stabilita, il rimborso della somma versata più l’interesse maturato, denominato “cedola”. Il loro orizzonte temporale è però più breve rispetto alle obbligazioni a medio e lungo termine, la cui scadenza può variare dai 5 fino ai 30 anni.
Come funzionano
Come in tutte le obbligazioni, i soggetti emittenti – cioè i soggetti che raccolgono il denaro per finanziarsi – possono essere diversi: una società o una banca (in questo caso, l’obbligazione prenderà il nome di “corporate bond”), uno Stato o un ente pubblico (e si parlerà di “titoli di Stato”), oppure un organismo sovranazionale (“supranational bond”).
Alla stregua delle obbligazioni tradizionali, anche quelle a breve termine possono essere acquistate appena emesse (sul mercato primario) oppure da chi le ha già acquistate, in un momento successivo all’emissione (in questo caso sul mercato secondario). La cedola potrà essere a tasso fisso, nel caso l’interesse sia stabilito in anticipo (come nella maggior parte dei casi), oppure a tasso variabile, se vincolato all’inflazione, a tassi di cambio o a indici finanziari.
Quando un’obbligazione si definisce “a breve termine”
La differenza rispetto a un’obbligazione classica è quindi esclusivamente nella sua durata. E il tempo, nei mercati finanziari è tutto. Il “breve termine” non ha tuttavia una definizione specifica. Per convenzione, tra gli addetti ai lavori si tende a definire tale una scadenza entro due anni dall’emissione.
Quando sono convenienti le obbligazioni a breve termine: la curva dei rendimenti
I rendimenti delle obbligazioni a breve termine sono normalmente inferiori rispetto agli investimenti a medio e lungo termine: l’acquisto di un debito a lunga scadenza comporta, infatti, l’assunzione di un rischio maggiore rispetto a una prospettiva di breve durata.
Tuttavia, quando le banche centrali sono molto attive nel giocare sui tassi di interesse (soprattutto aumentandoli, come in questi ultimi due anni), può verificarsi un’inversione di tendenza. Ed è proprio in questo caso che le obbligazioni a breve termine riescono a strappare qualche punto o frazione di punto percentuale in più rispetto a quelle a lungo termine. Si parla di un 4% di media, che nei casi di obbligazioni ad alto rating può arrivare anche al 5-6%.
I punti di forza
Appurato che in questo momento le obbligazioni a breve termine riescono a spuntare cedole con interessi decisamente competitivi, ci sono anche altri elementi, possiamo dire più istituzionali, che contribuiscono al loro successo, come il potenziale di rendimento rispetto a uno scenario caratterizzato dall’alta volatilità dei mercati. E poi, naturalmente, il rischio decisamente minore rispetto a un’obbligazione a lungo termine.
A chi sono consigliate
Le obbligazioni a breve termine sono quindi una interessante soluzione per mettere al riparo la liquidità del conto corrente dagli effetti di un’inflazione che le previsioni si aspettano possa continuare a restare alta almeno per tutto il 2024.
La breve durata dell’investimento offre inoltre la consapevolezza di poter monetizzare (svincolare) il proprio denaro nel breve periodo, garantendo così la possibilità di far fronte a eventuali improvvise spese familiari. Non meno importante è il rischio più contenuto, che sarà apprezzato da chi rifugge da profili aggressivi od orientati alla pura speculazione.
Obbligazioni a breve termine e finanza etica
Le obbligazioni a breve termine giocano un ruolo importante all’interno dei cosiddetti fondi etici che investono con orizzonti temporali di breve periodo nel rispetto di criteri ambientali, sociali e di governance (ESG).
Per loro natura questi titoli consentono di contenere i rischi per preservare il capitale e ottenere un potenziale incremento graduale del valore investito.
I portafogli dei fondi obbligazionari sono diversificati, con investimenti in titoli di Stato di breve periodo ed emittenti societari selezionati attraverso un’accurata analisi ambientale, sociale e di buon governo. L’analisi della sostenibilità degli emittenti da un punto di vista ambientale e reputazionale fornisce poi un ulteriore livello di controllo dei rischi.