Così come le conseguenze di una crisi economica sono amplificate quanto più si è interconnessi, così lo sono gli impatti positivi di una soluzione quanto più è virtuosa. In un momento storico così particolare come quello in cui stiamo vivendo, cresce l’importanza dei fattori di sostenibilità, come driver di trasformazione verso una “stakeholder economy”, nella quale il tema sociale, quello dell’ambiente e della governance si toccano fino a intrecciarsi, per diventare parte integrante dei cicli vitali di aziende e comunità.
Di questi tre ambiti, o fattori “ESG” (Environmental, Social and Governance), Arianna Magni, Head of Institutional and International Business Development di Etica Sgr, durante l’intervista a La 7, si è concentrata sul tema sociale (S), il quale è portatore di tematiche fondamentali per la nostra società e benessere economico, come ad esempio l’inclusione, l’equità, il valore delle diversità, i diritti dei lavoratori, la salute e i rapporti tra impresa e territorio circostante.
Attenzione all’ambiente ma non solo: l’importanza del tema sociale
Le strategie aziendali legate alla sostenibilità non possono più ignorare gli aspetti legati alla S dell’acronimo ESG, cioè quelli relativi al tema sociale. Non solo perché cresce l’attenzione degli investitori verso questo ambito, ma anche perché l’interesse per la sostenibilità mitiga i rischi di errori o scandali dannosi per l’azienda.
«Il tema sociale è complesso: coinvolge temi articolati quali i diritti dei lavoratori, i rapporti tra imprese e fornitori, la salute, la sicurezza sul lavoro, i diritti umani, le politiche di inclusione e la libertà di espressione. Senza dimenticare la promozione delle pari opportunità e la trasparenza fiscale. La finanza etica nasce con l’obiettivo di mettere al centro dell’attività economica e finanziaria la persona e il Pianeta in cui vive. Di più: intende riformulare i fini e i mezzi della finanza per creare valore economico senza che vada a scapito del bene comune.»
Il rapporto 2022 del World Economic Forum evidenzia che i maggiori rischi, dopo il Covid, sono oggi di tipo sociale. Le aziende che trascurano questa minaccia rischiano di andare incontro a situazioni spiacevoli, con ricadute dirette sull’andamento della propria attività, come racconta Arianna Magni, Head of Institutional and International Business Development di Etica Sgr.
«Usciamo da una lunga stagione di crescita che tanti hanno immaginato illimitata, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche delle risorse naturali. Ora si sta tornando a considerare insieme crescita economica e giustizia sociale. Noi, fin dalla nostra fondazione, abbiamo scelto di concentrare gli investimenti nelle aziende più attente all’ambiente e al tema sociale, nonché dotate di buone regole di Governance. Diversi studi accademici hanno dimostrato che le imprese più sensibili a queste tematiche sono meno volatili della media, a fronte di una crescita sostenibile nel tempo.»
Solo realtà con elevato score ESG nell’Universo Investibile di Etica Sgr
Sul tema della sostenibilità non è facile distinguere chi ha un approccio genuino e professionale da chi lo fa per moda, così come orientarsi fra i differenti criteri di valutazione utilizzati dagli addetti ai lavori. Un esempio è dato dai giganti di internet e della tecnologia che alcuni gestori considerano “sostenibili” mentre altri li escludono dai propri fondi.
«I cosiddetti FAANG, cioè Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google, al momento non rientrano nel nostro universo investibile perché in Etica Sgr prendiamo in considerazione una pluralità di criteri quali, per esempio, il rispetto della privacy degli utenti, le politiche in materia di diritti dei lavoratori lungo la catena di fornitura e l’abuso di posizione dominante. Operiamo una doppia analisi: prima applichiamo i criteri di esclusione, che portano a scartare gli emittenti coinvolti in attività controverse, quindi diamo dei punteggi sull’approccio di ogni azienda alla sostenibilità per individuare le realtà più virtuose.»
Il continuo dialogo di Etica Sgr per creare valore sostenibile
Gli investitori possono orientare in direzione virtuosa le strategie delle aziende, non solo attraverso le proprie scelte di portafoglio, ma anche per mezzo degli incontri con i top manager. Questo dialogo ha l’obiettivo di sensibilizzare le aziende oggetto di investimento ad adottare strategie e politiche più sostenibili e responsabili. Un ruolo da investitori attivi che costituisce la frontiera emergente nel campo della finanza.
«Puntiamo su un confronto continuo con i manager delle aziende in cui investono i fondi, con l’obiettivo di stimolare verso comportamenti sempre più responsabili e trasparenti. Lo facciamo perché siamo convinti che l’affermazione di un modello di sviluppo più sostenibile di quello che ha dominato gli ultimi decenni sia possibile, a patto di un impegno condiviso tra cittadini, istituzioni, imprese e investitori. Riteniamo fondamentale partecipare alle assemblee societarie ed esprimere il nostro parere sulle questioni più delicate legate ai diversi ambiti della sostenibilità.»
Si prega di leggere le Note legali.