SFDR, il nome del Regolamento con cui l’Unione Europea prova a mettere ordine nel mercato dei fondi sostenibili, l’approccio etico agli investimenti di Etica Sgr e un focus sul settore di cui tutti parlano: il farmaceutico. Sono questi i punti trattati da Roberto Grossi, Vicedirettore Generale di Etica Sgr e Elisabetta Villa, Investment Specialist di Etica Sgr nella trasmissione LIKE, su La7.
L’investimento sostenibile secondo l’SFDR
«Tra le novità dell’SFDR c’è l’adozione di una definizione comune di investimento sostenibile, l’introduzione del concetto di rischio di sostenibilità e la nascita di una normativa valida per tutti. L’obiettivo è far sì che le soluzioni di investimento e le attività dei gestori siano sempre più facilmente confrontabili dai risparmiatori. Per noi è l’occasione di ribadire il nostro ventennale impegno nell’investimento etico» dichiara Grossi.
«Certo, la normativa europea va nella direzione che abbiamo sempre auspicato – commenta Villa. Crediamo però che ci siano margini di miglioramento, per esempio in termini di maggiore coerenza, trasparenza e partecipazione. Occorre continuare su questa strada, definire sempre più chiaramente l’ambito della sostenibilità per aiutare i risparmiatori a orientarsi e a compiere scelte consapevoli. Noi puntiamo su un approccio tridimensionale: ambiente, sociale e governance e ci aspettiamo che anche l’Unione Europea prosegua in questa direzione.
L’approccio etico di Etica Sgr
La confusione per chi si appresta a investire è data anche dal fatto che non esiste uno standard condiviso da tutti per la selezione dei titoli che rientrano nelle soluzioni di investimento sostenibile. Il risultato è che spesso si trovano in questi portafogli anche società che operano in settori ad alto impatto ambientale o Stati che non rispettano i diritti delle persone.
«La nostra rigorosa metodologia di selezione proprietaria è basata su più passaggi che conducono all’elaborazione di un punteggio ambientale, sociale di governance. Prima escludiamo gli emittenti coinvolti in attività controverse o che hanno violato norme e convenzioni internazionali. Quindi analizziamo e valutiamo molteplici indicatori di sostenibilità: solo chi ottiene i punteggi più elevati, piazzandosi ai primi posti nel proprio settore, può entrare nei nostri portafogli, sempre a patto che presenti buone prospettive di performance e che superi ulteriori approfondimenti legati al rischio reputazionale e alle analisi del nostro Comitato Etico – descrive Villa. È un processo continuo che prevede anche il dialogo con le aziende e l’esercizio del diritto di voto nelle assemblee, il cosiddetto Engagement».
Focus sul settore Farmaceutico
Un settore al centro dell’attenzione a causa della pandemia in corso è quello farmaceutico. Si guarda alle aziende di questo comparto con la speranza che possano fornire risposte ai bisogni di salute, ma c’è anche chi fa notare scelte di business orientate più alla massimizzazione dei profitti che non al benessere collettivo.
«La nostra metodologia di selezione ci permette di individuare le aziende farmaceutiche con i punteggi ambientali, sociali e di governance più alti. È un settore che seguiamo da tempo con attenzione e con cui manteniamo un confronto aperto, stimolando le aziende ad assumere un approccio etico e responsabile. Due anni fa abbiamo sottoscritto con altri investitori internazionali l’Access to Medicine Index Investor Statement, che analizza le società farmaceutiche sotto tre aspetti:
- le strategie di accesso ai farmaci,
- l’impegno nelle attività di ricerca,
- lo sviluppo e le modalità di distribuzione.
Come operatori finanziari con approccio etico (e non solo sostenibile) siamo consapevoli che la modalità di accesso ai farmaci abbia un impatto sulla salute delle persone: dobbiamo impegnarci tutti per il diritto universale di ricevere il più alto livello di salute possibile.
Si prega di leggere le Avvertenze.
Finanza responsabile Come investire Fondi etici SFDR
