Governance o buona gestione aziendale rappresenta la “G” dell’approccio ESG, ed è forse il pilastro di cui si parla meno rispetto ai più famosi “E” (ambiente) e la “S” (social).
Un tema che comincia a diventare molto importante all’interno del pilastro G è quello del collegare la remunerazione dei dirigenti ad obiettivi di sostenibilità. Da una ricerca della London Business School e PwC emerge che quasi la metà delle società dell’indice Ftse100 lo sta già facendo. Una spinta verso obiettivi non finanziari che arriva da parte degli investitori in particolare alla vigilia della stagione delle assemblee degli azionisti, che è ormai alle porte.
I numeri della ricerca
“Paying well by paying for good”. È il titolo del report della London Business School e PwC sulle politiche di remunerazione delle società appartenenti all’indice Ftse 100. Risultato: il 45% delle aziende ha già collegato le paghe dei dirigenti agli obiettivi ambientali, sociali o di governance (ESG).
Dalla rilevazione emerge come poco più di un terzo (il 37%) inserisca una misura ESG nei piani di bonus, con un peso medio del 15% del compenso legato al raggiungimento di questi obiettivi. Mentre circa una società su cinque (il 19%) del Ftse100 include tali obiettivi nei piani di incentivazione a lungo termine (Ltip) con una ponderazione media del 16 per cento.
È sempre possibile tenere insieme remunerazione dei dirigenti e ESG?
I ricercatori ci tengono a fare qualche precisazione. Perché, scrivono, “pagare i dirigenti sulla base delle prestazioni ESG non è sempre la risposta giusta” per rendere l’azienda più sostenibile. Dipende da come viene applicato questo principio.
“Aggiungere semplicisticamente la metrica ESG sbagliata negli incentivi esecutivi può essere improduttivo e, peggio, controproducente”, precisano i ricercatori. “Le misure ESG, infatti, possono essere molto difficili da calibrare. Fissare obiettivi a lungo termine che richiedono prestazioni di alto livello e raggiungibili è una sfida”. Spesso le buone intenzioni delle aziende possono incontrare “pressioni e posizioni contrastanti mentre nel tentativo di motivare i propri dirigenti senior a raggiungere gli obiettivi ESG”.
G di governance, l’impegno di Etica Sgr
L’engagement di Etica Sgr si pone l’obiettivo di condurre le imprese in cui investono i fondi verso comportamenti più sostenibili, portandole ad assumere decisioni che prendano in considerazione anche tematiche sociali, ambientali e di buon governo (ESG) nelle proprie politiche aziendali. Non può mancare nel piano di Engagment della società il collegamento della remunerazione dei dirigenti ad obiettivi di sostenibilità.
Nel 2020 il dialogo di Etica Sgr riguardo l’ambito “Remunerazione” si è concentrato sulla valutazione dei piani di remunerazione variabile legata a obiettivi ESG.
Per saperne di più scarica il Report di impatto 2020.
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