Oggi le aziende italiane che, per obbligo legislativo o per scelta volontaria, vogliano stilare un report di sostenibilità hanno un aiuto in più: i GRI Standards. Questi parametri internazionali rappresentano le migliori best practices a livello globale per il rapporto di sostenibilità. Da oggi i GRI standards saranno più accessibili anche per le piccole e medie imprese italiane: Etica Sgr ha promosso la traduzione in italiano dei parametri, con l’intento di divulgare e diffondere questa buona pratica anche nel nostro paese.
L’analisi di sostenibilità basato sui GRI standards permette di rendicontare gli impatti economici, ambientali e sociali di un’organizzazione. L’obiettivo è individuare il contributo positivo (o negativo) allo sviluppo sostenibile.
Comunicare l’impatto ambientale e sociale
La rendicontazione non finanziaria, in base alla direttiva 2014/95/UE recepita in Italia a partire da gennaio 2017 grazie all’emanazione del d.lgs. 254/2016, è obbligatoria per gli enti di interesse pubblico e gruppi di grande dimensioni che rispecchiano alcuni requisiti di dimensioni e di bilancio (ad esempio società quotate in Borsa, banche e compagnie di assicurazione). Nel 2017 la Commissione Europea ha pubblicato le linee guida sugli orientamenti non vincolanti sulla metodologia di comunicazione delle informazioni non finanziarie. A giugno del 2019 le linee guida sono state integrate con specifici orientamenti, sempre volontari, sulle modalità di rendicontazione delle informazioni relative all’impatto che le azioni e le decisioni delle aziende hanno sul clima.
Al di là degli obblighi di legge, comunicare la propria sostenibilità è una buona pratica per tutte le aziende. Le società che ripongono attenzione ai temi ambientali, sociali e di buon governo possono generalmente contare su strategie più innovative, moderne e capaci di gestire in modo più efficace i rischi reputazionali e legali, con risultati potenzialmente migliori. Lo ha certificato l’Istat nel suo rapporto annuale 2019: la capacità produttiva aumenta con il crescere della sostenibilità ambientale e sociale delle aziende. Inoltre, se le aziende italiane adottassero gli standard internazionali per il reporting di sostenibilità, potrebbero intercettare una fetta dei 31 trilioni di dollari in investimenti sostenibili e responsabili che circolano nel mondo, 14 dei quali in Europa[1].
Rendicontazione non finanziaria in Etica Sgr
Etica Sgr è attiva nella rendicontazione non finanziaria da ben prima che fosse obbligatoria. Quest’anno siamo giunti alla redazione del nostro nono Bilancio Integrato. L’obiettivo è favorire un dialogo trasparente e coerente con i portatori di interesse: insieme a loro, attraverso l’analisi di materialità, individuiamo le tematiche più rilevanti da inserire nel report. Oltre ai risultati economici, nel nostro Bilancio Integrato illustriamo i dati che riguardano la governance, i rapporti con i dipendenti e con gli altri attori del mercato, e gli impatti sulla comunità e sull’ambiente.
Come attesta il nostro Statuto, ci proponiamo «di rappresentare i valori della finanza etica nei mercati finanziari e di sensibilizzare il pubblico nei confronti degli investimenti sostenibili e responsabili e della responsabilità sociale d’impresa» (art. 4). La responsabilità sociale d’impresa è, dunque, un nostro principio fondativo che, oltre alla nostra struttura organizzativa e alle nostre attività, impronta le modalità di relazione con tutti i nostri portatori di interesse.
Reporting di sostenibilità con i GRI Standards
Oggi il 75% delle 250 imprese più grandi del mondo utilizza i GRI Standards per redigere il proprio bilancio di sostenibilità. Per quanto riguarda l’Italia, fra il 2000 e il 2019 le aziende del nostro paese hanno pubblicato 883 bilanci di sostenibilità, l’82% dei quali utilizza gli strumenti del GRI.
La traduzione italiana dei GRI Standards contribuirà all’accelerazione e al continuo miglioramento del reporting di sostenibilità, da parte di quelle aziende che già stanno facendo rendicontazione, e permetterà la fruibilità e l’adozione dei GRI Standards tra le piccole e medie imprese, alle prime armi con il proprio bilancio integrato.
Grazie a Etica Sgr sono oggi disponibili in italiano i tre standard universali (GRI 101, GRI 102, GRI 103) e tutti i 33 standard specifici per argomento. I tre standard universali sono applicabili a tutte le organizzazioni e riguardano: i principi di rendicontazione (GRI 101); l’informativa generale in merito all’organizzazione (GRI 102); le modalità di gestione (GRI 103). Gli standard specifici sono invece organizzati in 3 serie: economico, ambientale e sociale.
La Fondazione OIBR per il reporting di sostenibilità
A sostegno del business reporting è stata recentemente lanciata la Fondazione “Organismo Italiano di Business Reporting – Sustainability, Non-Financial e Integrated Reporting” (O.I.B.R.), grazie all’intervento di circa una trentina di stakeholder italiani di diversa natura ed estrazione, tra i quali figura anche Etica Sgr.
L’Organismo Italiano di Business Reporting si occupa di elaborare, emanare e divulgare linee-guida, studi, ricerche, principi, standard e linee-guida di carattere tecnico-pratico nel campo del business reporting, della dichiarazione non-finanziaria (DNF), del report di sostenibilità e integrato, delle indicazioni del TCFD, rivolti al contesto italiano, organizzando gruppi di lavoro dedicati ai temi identificati come di interesse dagli stakeholders, e rappresentando nel contempo un luogo di incontro per tutti gli stakeholder italiani e la voce unitaria del nostro Paese nel dibattito internazionale.
Si prega di leggere le Avvertenze.
Note e riferimenti:
[1] Dal rapporto biennale di Global Sustainable Investment Alliance (GSIA) “Global Sustainable Investment Review 2018“
Sociale e governance Reporting di sostenibilità